Putin perde il suo primo stretto collaboratore, lascia Chubais: l’uomo che lo introdusse al Cremlino
Putin perde il suo primo stretto collaboratore dall’inizio della guerra in Ucraina. L'inviato russo per il clima e consigliere personale del presidente Putin, Anatoly Chubais, si è dimesso e ha lasciato il paese in completo disaccordo sulla gestione dell’invasione dell’Ucraina. La notizia è stata confermata da diverse fonti a "Bloomberg" e da un’altra persone dell’ambiente citata da "Tass". Si tratta della più alta defezione tra l’élite del Cremlino dall’inizio della guerra anche se di una persona in un ruolo di secondo piano nella nuova visione strategica di Putin. La sua defezione è comunque importate perché si tratta dell’uomo che per primo introdusse Putin nelle alte stanze del potere politico a metà degli anni '90 quando la sua notorietà era al massimo come artefice delle privatizzazioni post sovietiche.
Chubais diede a Putin il suo primo incarico al Cremlino
Ex Capo dell'amministrazione presidenziale della Russia e vice premier sotto Boris Eltsin, Chubais aveva appoggiato fortemente Putin nei primi anni. Un rapporto che Putin ha sempre riconosciuto riservando a Chubais incarichi di primo piano in grandi aziende statali fino a nominarlo inviato per lo sviluppo sostenibile lo scorso anno. Un rapporto che però è andato via via deteriorandosi con le scelte strategiche sempre più pericolose di Putin fino alla guerra. Secondo le fonti vicine a Chubais, il funzionario ha annunciato le sue dimissioni in una lettera a colleghi e amici martedì prima di lasciare il Paese e dirigersi in Turchia.
Putin: "Naturale e necessaria autopulizia"
Una scelta obbligata quella di lasciare il Paese dopo l’opposizione alla guerra visto che Putin ha avvertito che avrebbe ripulito la Russia dalla "feccia e dai traditori" che accusa di lavorare segretamente per gli Stati Uniti e i suoi alleati. "Qualsiasi persona, e in particolare il popolo russo, sarà sempre in grado di distinguere i patrioti dalla feccia e dai traditori e sputarli fuori come un moscerino che gli è volato accidentalmente in bocca", ha dichiarato Putin, aggiungendo: “Sono convinto che questa naturale e necessaria autopulizia della società non farà che rafforzare il nostro Paese, la nostra solidarietà, coesione e disponibilità ad affrontare qualsiasi sfida”.