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Putin da Papa Francesco, il presidente russo contestato per le Pussy Riot

Vladimir Putin è a Roma per la sua visita ufficiale in Italia. Con il Papa ha parlato della crisi siriana, poi la cena con Berlusconi. “Pussy Riot” libere, la contestazione di decine di donne fuori all’albergo dove alloggia il presidente.
A cura di Susanna Picone
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Il Presidente russo Vladimir Putin, in Italia per una visita ufficiale, ha incontrato nel pomeriggio di oggi Papa Francesco. Si è trattato del primo incontro tra Putin e il Pontefice: il leader russo ha avuto un colloquio privato con Bergoglio nella Sala della Biblioteca dell’appartamento papale. Un colloquio durato 35 minuti che è avvenuto alla presenza di un interprete e durante il quale, ha fatto sapere la Santa Sede in un comunicato, Putin e Papa Francesco hanno parlato della Siria. In particolare è stata sottolineata “l’urgenza di far cessare le violenze” in Siria e di “favorire iniziative concrete per una soluzione pacifica del conflitto”. Successivamente Putin ha parlato con il segretario di Stato Pietro Parolin: “Durante i cordiali colloqui – ha detto padre Federico Lombardi – si è espresso compiacimenti per i buoni rapporti bilaterali e cui si è soffermati su alcune questioni di interesse comune, in modo particolare sulla vita della comunità cattolica in Russia, rilevando il contributo fondamentale del cristianesimo nella società”. Dopo il Vaticano, Putin ha incontrato Romano Prodi nella sua veste di inviato speciale del segretario generale dell'Onu per il Sahel, prima di essere ricevuto al Quirinale dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. In serata, invece, il programma del leader russo prevede una cena con l’amico Silvio Berlusconi.  Domani mattina, infine, Putin andrà a Trieste per il vertice con il premier Enrico Letta.

La protesta delle donne contro Putin – Ma il pomeriggio di Putin è stato caratterizzato anche da alcune contestazioni: in particolare circa cinquanta persone, soprattutto donne, hanno sfilato fuori dall’albergo di Roma dove alloggia. È stata una protesta caratterizzata da slogan contro il leader russo e a favore delle Pussy Riot. Al grido di “In Siberia vacci tu” e “Pussy Riot libere”, le manifestanti hanno sfilato intorno all’hotel seguite da un gruppo di agenti e da una camionetta della polizia. Anche questa mattina a Roma un gruppo di attivisti di Greenpeace Italia aveva lanciato un appello a Putin per la liberazione definitiva degli Arctic 30. Gli attivisti, accompagnati da un orso polare, hanno esposto striscioni con il messaggio “Liberate Cristian” e “Free the Arctic 30”.

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