Putin nel discorso di oggi: “La Russia deve combattere come ai tempi dello zar Pietro il Grande”
"La Russia deve combattere e difendersi come ai tempi dello zar Pietro il Grande". È tornato a parlare in pubblico il presidente russo Vladimir Putin. Lo ha fatto rievocando ancora una volta la Russia zarista davanti ai giovani imprenditori nel giorno in cui si celebra il 350/mo anniversario della nascita del famoso monarca russo. "È ovvio che dobbiamo difenderci, combattere. Pietro il Grande ha combattuto la Guerra del Nord per 21 anni. Non è vero che voleva separare un territorio dalla Svezia, ma solo riprenderlo", ha aggiunto il leader del Cremlino, che ha poi precisato: "Quando Pietro il Grande gettò le fondamenta della nuova capitale del Nord, nessuno dei Paesi europei riconobbe quel territorio come russo. Tutti ritenevano che fosse parte della Svezia. Ma gli slavi vi avevano vissuto per secoli, insieme ai popoli ugro-finnici".
Putin ha poi affermato che la Russia non cadrà nella stessa trappola dell'Unione Sovietica, la sua economia resterà aperta, e ha detto che il consolidamento della società è una delle condizioni chiave e basilari per lo sviluppo del Paese. "Questo è il rispetto per la sua storia, la sua cultura, la sua lingua, i popoli che vivono su un unico territorio. Questo consolidamento della societa' e' una delle condizioni chiave e basilari per lo sviluppo. Senza questo consolidamento, tutto crollerà".
Se ci sono difficoltà economiche, la colpa è solo dell'Occidente. "La Russia non ha nulla a che fare con l'inflazione in atto in Occidente, che è il risultato dei loro errori", ha detto ancora Putin, scherzando sul fatto che negli Stati Uniti l'aumento del prezzo della benzina venga definito "l'aumento dei prezzi di Putin. Stanno cercando di limitare le esportazioni dei nostri
fertilizzanti e i prezzi sono aumentati, prima di tutto, più sui loro mercati che sul nostro. Stanno cercando di limitare le nostre risorse energetiche, e i prezzi sono saliti di nuovo alle stelle. Chiamano già inflazione con il mio nome, ma non abbiamo assolutamente nulla a che fare con questo ". Stando a quanto riportato dall'agenzia Ria, Putin ha quindi aggiunto che "quelli che hanno imposto le restrizioni alla Russia hanno commesso degli errori, e ora cercando di coprirsi, dando alla Russia la colpa di tutto. E non abbiamo nulla a che fare con questo".