Putin nel discorso di oggi alla Nazione: “Operazione speciale per fermare genocidio in Donbass”
"Non c'è amore più grande di dare la propria anima per gli amici. Kiev sta organizzando operazioni punitive militare contro il Donbass. Questo è stato davvero un genocidio. Fermare quello era l'obiettivo dell'operazione speciale". È quanto ha detto il presidente russo Vladimir Putin nel suo atteso discorso alla Nazione che ha tenuto sul palco dello stadio Luzniki di Mosca, che nel 2018 aveva ospitato la finale dei Mondiali di calcio e dove sono riunite migliaia di persone in occasione dell'ottavo anniversario dell'annessione della Crimea alla Russia. Tutti, presentatori compresi, presentavo una "Zeta", il simbolo pro-Putin, sul petto. L'evento trasmesso in diretta Tv e su YouTube è intitolato, non casualmente, "Za mir bez nazisma! Za Rossiyu! Za Prezidenta!", cioè "Per un mondo senza nazismo! Per la Russia! Per il presidente!".
E poi ancora: "La Crimea ha fatto la cosa giusta mettendo una barriera ai nazisti. Lo scopo dell'operazione in Ucraina è salvare le persone dal genocidio. Abbiamo risollevato la Crimea dal degrado e dall'abbandono, dalle condizioni pessime in cui versavano – ha aggiunto Putin, che ha parlato per pochi minuti -. Abbiamo fatto risorgere questi territori e sappiamo esattamente cosa fare adesso, come, a spese di chi e attueremo tutti i nostri piani". Putin ha infine lodato "l'eroismo" dei militari russi impegnati "nell'operazione speciale in Ucraina sottolineando che "da tempo non eravamo così uniti".
Poco prima di Putin aveva preso la parola il sindaco di Mosca, Sergei Sobyanin, si sono esibiti Polina Gagarina, ex concorrente dell'Eurovision song Contest per la Russia, e Oleg Gazmanov, ed è intervenuto il leader del del battaglione del Donbass. Intanto, lo stadio Luzhniki è apparso pieno, dentro e fuori, di persone e bandiere nazionali.