Putin incontra il presidente cinese Xi e condanna le “provocazioni degli Usa a Taiwan”
Condanna delle provocazioni Usa a Taiwan e impegno nel riconoscimento del principio di una sola Cina.
È questo quello che ha sottolineato con fermezza il presidente russo Vladimir Putin nell'atteso incontro con l'omologo cinese Xi Jinping di oggi a Samarcanda, in Uzbekistan, a margine del vertice della Sco, l'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai, che riunisce otto Paesi della regione asiatica, tra cui anche India, Pakistan, Kazakhstan, Uzbekistan, Tajikistan e Kyrgyzstan.
Lo riporta l'agenzia di stampa Tass.
Il leader del Cremlino ha anche aggiunto di comprendere "le preoccupazioni della Cina sulla questione ucraina" e che per questo intende "chiarire la posizione russa" a tal proposito. E ha precisato, prima di ringraziare Xi per la sua "posizione equilibrata" sul conflitto contro Kiev, che i "tentativi di creare un mondo unipolare da parte dell’Occidente hanno assunto forme assolutamente orribili".
Dal canto suo, Xi ha precisato che "la Cina è disposta a collaborare con la Russia per assumersi la sua responsabilità di grande potenza, svolgere un ruolo di primo piano e iniettare stabilità ed energia positiva in un mondo caotico".
Secondo Andrey Kortunov, direttore generale del Russian International Affairs Council (Riac), "Putin è uno dei leader più esperti e scaltri in circolazione che ha come primo interesse la sovranità nazionale e l'indipendenza della Russia. È difficile immaginare lui cedere sovranità e indipendenza a qualsiasi potenza straniera, inclusa la Cina", ha scritto in un editoriale pubblicato oggi dalla testata cinese Global Times.
Quello a Samarcanda è il primo viaggio all'estero di Putin negli ultimi 2 anni. Il quale non ha perso occasione durante il suo incontro con Xi Jinping di commentare la visita della speaker della Camera Usa Nancy Pelosi a Taiwan del mese scorso, che aveva provocato una serie di dichiarazioni bellicose da parte di Pechino, che da tempo manifesta con crescente aggressività l'intenzione di arrivare a una riunificazione con Taiwan.