“Putin in cura per un cancro, manie di grandezza aumentate dai farmaci”: il report degli 007 danesi
A febbraio, quando la Russia ha invaso l'Ucraina, Putin era in cura per un cancro. Il presidente russo non soffrirebbe di una malattia incurabile, ma di forti dolori cronici.
È quanto emerge da un dossier dei servizi di intelligence militare danesi (Fe), secondo i quali proprio un farmaco somministrato per curare la malattia potrebbe avere influenzato la sua decisione di lanciare la cosiddetta Operazione speciale in Ucraina, lo scorso 24 febbraio.
Come scrive il quotidiano danese Berlingske, che ha intervistato uno degli esperti del Danish Defence Intelligence Service, le "manie di grandezza sono uno degli effetti collaterali più noti collegati al tipo di trattamento ormonale che stava seguendo Putin".
Il rapporto ricorda che in passato vari media hanno riferito che Putin soffre delle conseguenze di una caduta da cavallo negli anni 2000 e negli ultimi anni si è infortunato durante le lezioni di judo e hockey.
Gli esperti dell'Fe non si aspettano che il leader del Cremlino muoia a causa delle sue condizioni di salute ma ritengono che nel tempo l'élite russa vorrà vedere una persona più forte al timone. "Abbiamo la forte impressione che una parte dell'establishment veda che stanno andando nella direzione sbagliata", ha aggiunto l'ufficiale dell'intelligence militare danese.
Ecco perché, secondo il dossier, il futuro politico della Russia è quanto mai incerto. Nel rapporto annuale, risalente al 2021, la Fe dava come "molto probabile" un altro mandato di Putin dopo le prossime elezioni presidenziali, che si terranno nel 2024. Nel 2022, invece, i servizi militari danesi hanno corretto la stima, sottolineando che la conferma alla presidenza fino al 2029 è diventata adesso soltanto "probabile".