Putin ha detto che Kiev è responsabile della “provocazione” alla centrale nucleare di Zaporizhzhia
Il presidente russo Vladimir Putin ha accusato Kiev dell'incidente avvenuto il 3 marzo scorso alla centrale nucleare di Zaporizhzhia in Ucraina: sulla base di quanto riferito dal Cremlino, Putin ha informato il presidente francese Emmanuel Macron che l'incendio nella centrale sarebbe stato causato dai "radicali ucraini". Hanno poi specificato che i livelli di radiazione "sono normali". Durante la conversazione, Putin avrebbe anche detto che è l'Ucraina a impedire ai civili di lasciare Mariupol.
La telefonata voluta da Macron
La telefonata è stata voluta dal presidente francese. Macron da settimane e poi con l'inizio del conflitto sta cercando di mediare per trovare una soluzione pacifica e chiudere presto il conflitto: "Vladimir Putin ha informato in dettaglio della provocazione organizzata dai radicali ucraini nell'area della centrale nucleare di Zaporozhye con il coinvolgimento di un gruppo di sabotaggio". Sulla base di quanto scritto dal Cremlino in una nota stampa, le accuse nei confronti dei russi di essere responsabili dell'incidente alla centrale di Zaporizhzhia sono un elemento "di una cinica campagna di propaganda".
La Russia controlla anche la centrale di Chernobyl
La Russia assicura che le truppe del Paese, insieme al personale ucraino, continua a garantire "il normale funzionamento della centrale". Affermano inoltre che la sicurezza fisica e nucleare dell'impianto "è protetta". Sempre Putin ha detto a Macron che l'esercito russo controlla anche la centrale nucleare di Chernobyl. Questo controllo è stato giustificato come un modo per evitare possibili altre provocazioni che potrebbero portare a "conseguenze catastrofiche da parte di neonazisti o terroristi ucraini".