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Guerra in Ucraina

Putin ha annullato l’assalto finale all’Azovstal di Mariupol: qual è la strategia russa

“Questo è il caso in cui dobbiamo pensare a preservare la vita e la salute dei nostri soldati” ha detto Putin ordinando lo stop dell’assalto all’acciaieria Azovstal di Mariupol.
A cura di Antonio Palma
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La Russia rinuncia ufficialmente a conquistare le acciaierie Azovstal di Mariupol, l’ultima roccaforte ucraina nella città portuale ormai in gran parte in mano all’esercito russo. L’ordine è arrivato oggi direttamente dal Presidente Vladimir Putin che, in un incontro formale organizzato appositamente con il ministro della Difesa Sergei Shoigu, ha bollato come "impraticabile" il piano per prendere d'assalto le acciaierie dove si trovano ancora circa duemila combattenti ucraini. Dopo aver ascoltato il rapporto di Shoigu sulla battaglia per Mariupol, secondo il quale la città ucraina è ormai in mano russa a parte proprio il complesso dell’acciaieria, Putin ha ordinato l’annullamento dell’attacco.

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Putin: "Sull'acciaieria Azovstal non deve volare una mosca"

Shoigu ha spiegato che ci sarebbero voluti diversi giorni prima che i russi potessero conquistare le acciaierie Azovstal al costo di violenti combattimenti. "Questo è il caso in cui dobbiamo pensare, cioè dobbiamo sempre pensare, e in questo caso ancora di più, a preservare la vita e la salute dei nostri soldati e ufficiali", ha detto Putin, aggiungendo: "Non c'è bisogno di arrampicarsi in queste catacombe e strisciare sottoterra attraverso queste strutture industriali". Per questo "Ordino che il piano venga cancellato", ha detto il presidente russo. Allo stesso tempo Putin ha ordinato che le truppe di Mosca non lascino le loro postazioni attorno all’acciaieria che dunque rimarrà circondata. Il presidente russo ha chiesto alle proprie truppe di isolare la zona industriale di Mariupol "in modo che non possa volare una mosca".

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Kiev: Nell'acciaieria di Mariupol ancora mille civili da evacuare

La strategia di Mosca dunque cambia, dopo aver inviato due ultimatum al nemico, entrambi rifiutati dagli ucraini, la Russia ha deciso che un assalto diretto sarebbe stato sanguinoso per le sue truppe e ora punta a prendere gli ucraini per logoramento contando sul fatto che l’esercito di Kiev rimasto all'Azovstal non è in grado di contrattaccare. Putin comunque ha ribadito che l’offerta di avere salva la vita per chi si arrende rimane. Per Mosca, 1.478 combattenti ucraini si sono già arresi, ma più di 2.000 stanno ancora difendendo l'impianto metallurgico. Intanto il vice primo ministro ucraino Iryna Vereshchuk ha lanciato un appello urgente per un corridoio umanitario per consentire l'evacuazione di civili e soldati feriti dall'Azovstal a Mariupol. “Chiediamo ai russi un corridoio umanitario urgente dallo stabilimento Azovstal  di Mariupol. Ora ci sono circa 1.000 civili e 500 soldati feriti. Devono essere tutti portati via  oggi. Invito i leader mondiali e la comunità internazionale a concentrare i loro sforzi sull’Azovstal ora. Questo è un punto chiave e un momento chiave per lo sforzo umanitario” ha affermato Vereshchuk

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