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Guerra in Ucraina

Putin dichiara un nuovo cessate il fuoco di tre giorni in Ucraina dall’8 al 10 maggio

Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato un cessate il fuoco di tre giorni in Ucraina dall’8 al 10 maggio in occasione dell’ottantesimo anniversario della vittoria sovietica sul nazifascimo.
A cura di Davide Falcioni
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Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato un cessate il fuoco di tre giorni in Ucraina dall'8 al 10 maggio per l'ottantesimo anniversario della vittoria sul nazifascimo. Lo ha reso noto il Cremlino sul suo canale Telegram, aggiungendo che "Kiev dovrebbe seguire questo esempio" e far tacere le armi. "In caso di violazione del cessate il fuoco da parte ucraina, le Forze armate della Federazione Russa forniranno una risposta adeguata ed efficace", ha aggiunto l'Ufficio di Presidenza di Putin, spiegando che "la parte russa dichiara ancora una volta la propria disponibilità a negoziati di pace senza precondizioni, volti a eliminare le cause profonde della crisi ucraina e a un'interazione costruttiva con i partner internazionali".

Il cessate il fuoco durerà dalla mezzanotte tra il 7 e l'8 maggio fino alla mezzanotte tra il 10 e l'11, precisa il Cremlino. "Per decisione del comandante in capo delle forze armate, Vladimir Putin – si legge nel comunicato – per ragioni umanitarie dalla mezzanotte tra il 7 e l'8 maggio alla mezzanotte tra il 10 e l'11 maggio la parte russa dichiara un cessate il fuoco. Tutte le azioni militari sono sospese in quel periodo".

Putin ha già annunciato un cessate il fuoco di 30 ore in Ucraina durante il fine settimana di Pasqua. Volodymyr Zelensky, tuttavia, ha affermato che le truppe russe avrebbero violato quella tregua "circa 3mila volte".

L'Ucraina: "La tregua sia immediata e di un mese"

Il ministro degli Esteri ucraino Andriy Sybiga ha commentato su X la dichiarazione unilaterale da parte di Putin di una tregua di tre giorni dall'8 maggio. "Se la Russia vuole davvero la pace, dovrebbe cessare immediatamente il fuoco. Perché aspettare fino all'8 maggio? Se la guerra potesse essere fermata ora e la tregua mantenuta per 30 giorni, sarebbe un vero passo avanti, non solo un gesto per una parata".

Quali sono le condizioni russe per la pace in Ucraina

A dire il vero – inoltre – delle precondizioni da parte russa ci sono e ad esporle è stato il Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov in un'intervista al quotidiano brasiliano O Globo. Mosca, in particolare, pretende il riconoscimento internazionale della Crimea, della Repubblica di Lugansk e delle regioni di Cherson e Zaporozhye. Tali condizioni costituiscono "un imperativo", ha affermato Lavrov. "Tutti gli impegni assunti da Kiev devono essere giuridicamente vincolanti, prevedere meccanismi di attuazione e avere carattere permanente", ha aggiunto il Ministro degli Esteri.

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Per Kiev no alla NATO e status di neutralità

Mosca non ha fatto mistero della sua posizione sull'accordo, ha osservato Lavrov. "La Russia parte dal presupposto che la mancata adesione di Kiev alla NATO, nonché la riaffermazione del suo status di neutralità e non allineato ai sensi della Dichiarazione del 1990 sulla sovranità statale dell'Ucraina, costituiscano uno dei due pilastri per una soluzione definitiva della crisi ucraina che rispetti gli interessi di sicurezza della Russia", ha affermato. "Il secondo pilastro consiste nel superare l'eredità del regime neonazista che ha preso il potere a Kiev dopo il colpo di stato del febbraio 2014, inclusa l'iniziativa dei suoi autori di sradicare e cancellare, sia fisicamente che legislativamente, tutto ciò che è russo, che si tratti della lingua, dei media, della cultura, delle tradizioni russe o della fede ortodossa canonica", ha spiegato Lavrov. "Anche la smilitarizzazione e la denazificazione dell'Ucraina sono all'ordine del giorno, insieme alla revoca delle sanzioni, al ritiro delle azioni legali e all'annullamento dei mandati di arresto, nonché alla restituzione dei beni russi sottoposti al cosiddetto congelamento in Occidente", ha sottolineato.

"Trump vuole una tregua permanente"

"Il presidente Trump vuole una tregua russo-ucraina permanente": lo ha detto la portavoce della Casa Bianca nel suo briefing. Leavitt ha detto ai giornalisti che Trump è sempre più frustrato da Vladimir Putin e da Volodymyr Zelensky e che entrambi devono sedersi al tavolo delle trattative per porre fine alla guerra. La portavoce ha riconosciuto che Putin ha proposto un nuovo cessate il fuoco temporaneo ma ha ribadito che il presidente Trump vuole un cessate il fuoco permanente.

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