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Guerra in Ucraina

Putin: “Cessate il fuoco in Ucraina appena Kiev sarà fuori dal Donbass e rinuncerà alla Nato”

Il Presidente russo Vladimir Putin ha ribadito le condizioni di Mosca per mettere fine alla guerra in Ucraina e ha avvertito i Paesi Nato: “Vicini al punto di non ritorno. Non appena Kiev si dichiarerà pronta a ritirarsi da Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson cesseremo il fuoco”.
A cura di Antonio Palma
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“Cessate il fuoco in Ucraina appena Kiev sarà fuori dal Donbass e rinuncerà alla Nato”, lo ha detto oggi il Presidente russo Vladimir Putin ribadendo le condizioni di Mosca per mettere fine alla guerra in Ucraina. “Per avviare i negoziati di pace, chiediamo condizioni molto semplici: l'Ucraina deve ritirare le sue truppe da tutte le nuove regioni della Russia e fare una dichiarazione in cui rinuncia all'intenzione di aderire alla NATO” ha aggiunto il leader russo, riferendosi alle regioni di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson.

“Non appena Kiev si dichiarerà pronta per tale decisione e inizierà un vero e proprio ritiro delle truppe da queste regioni, e notificherà anche ufficialmente l’abbandono del progetto di adesione alla NATO, la nostra parte seguirà immediatamente, letteralmente nello stesso minuto, l’azione per cessare il fuoco e avviare i negoziati, lo ripeto, lo faremo immediatamente", ha detto Putin. Il leader russo ha detto inoltre che Mosca ha bisogno di una Ucraina con uno status neutrale, non allineato e senza nucleare per una soluzione pacifica.

"Oggi facciamo una proposta reale di pace, stiamo parlando non del congelamento del conflitto ma della sua cessazione totale. Se  l’Occidente e Kiev rifiutano, diventeranno loro responsabili dello spargimento di sangue" ha aggiunto. Nelle sue affermazioni durante un vertice al ministero degli Esteri russo, Putin non ha risparmiato un avvertimmo a Usa e Nato definendo “un bluf” l'accordo sulla sicurezza tra Stati Uniti e Ucraina firmato ieri durante il G7 dal presidente americano Joe Biden e quello ucraino Volodymyr Zelensky. “Quell'accordo non vale nulla. Alla Russia non interessa quali accordi firma Zelensky, qui si tratta di propaganda”, ha aggiunto Putin.

Kiev risponde a Putin: "Nessuna proposta, solo farsa"

"Non ci sono nuove proposte di pace' dalla Russia, quella di Putin solo una farsa", così il consigliere presidenziale ucraino Mikhaylo Podolyak ha commentato le condizioni proposte dal presidente russo Vladimir Putin per negoziare la fine della guerra in Ucraina. "Naturalmente non vi è alcuna novità, nessuna reale proposta di pace e nessun desiderio di porre fine alla guerra. Ma c'è il desiderio di non pagare per questa guerra e di continuarla in nuove forme. È tutta una farsa. Perciò liberatevi delle illusioni e smettetela di prendere sul serio le proposte della Russia che offendono il buon senso", ha aggiunto.

Putin avverte la Nato: “Vicini al punto di non ritorno”

"L'egoismo e l'arroganza degli stati occidentali hanno portato a una situazione estremamente pericolosa. Siamo arrivati inaccettabilmente vicini al punto di non ritorno", è l’avvertimento lanciato da Putin alla Nato, rispondendo indirettamente alle decisioni emerse dai leader mondiali al G7 in Puglia e in particolare all’accordo sul congelamento dei capitali russi in Occidente.

Il mondo è "inammissibilmente vicino al punto di non ritorno" e rischia una "tragedia" a causa "dell'egoismo e dell'arroganza dei Paesi occidentali", ha spiegato Putin, durante l’incontro al ministero degli Esteri russo, ricordando inoltre che la Russia "è in possesso di uno dei più grandi arsenali nucleari del mondo".

"Congelamento dei capitali russi in Occidente è furto che non rimarrà impunito"

"Il congelamento dei capitali russi in Occidente è un furto che non rimarrà impunito. Gli appelli a infliggere una sconfitta strategica alla Russia, che possiede il più grande arsenale di armi nucleari, dimostrano il massimo avventurismo dei politici occidentali. Essi o non si rendono conto della portata della minaccia che creano con le loro stesse azioni o sono posseduti dalla fede in la loro impunità ed esclusività possono portare alla tragedia", ha aggiunto il Presidente russo.

Secondo il presidente russo Vladimir Putin nessun Paese al mondo è immune dalla possibilità di finire nella lista dei Paesi colpiti dalla NATO. "Lo sappiamo molto bene. Iraq, Siria, Libia, Afghanistan e così via. Da nessuna parte hanno portato altro se non un aggravamento dei problemi esistenti, destini spezzati di milioni di persone, distruzione di interi Stati, crescenti disastri umanitari e sociali. Di fatto, nessun Paese al mondo è al sicuro dall'entrare in questa triste lista", ha dichiarato Putin.

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