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Putin: “Attaccare la Nato? Solo fesserie di Biden, vogliamo sviluppare relazioni con l’Occidente”

Vladimir Putin: “La Russia non ha nessun interesse a combattere la Nato, né geopolitico, né economico né militare”. Al contrario, “siamo interessati a sviluppare le relazioni con i paesi dell’Alleanza Atlantica”.
A cura di Davide Falcioni
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"Fesserie": così il leader russo Vladimir Putin ha definito le affermazioni del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, secondo le quali la Russia potrebbe attaccare Paesi della Nato se dovesse riuscire a vincere la guerra in Ucraina. Per il capo del Cremlino le dichiarazioni della Casa Bianca servono solo giustificare la politica americana perché la Russia "non ha nessun interesse a combattere la Nato, né geopolitico, né economico né militare". Al contrario, "siamo interessati a sviluppare le relazioni con i paesi dell'Alleanza Atlantica".

In una intervista rilasciata alla televisione Rossiya-1 il presidente russo ha anche detto di essere stato "ingenuo" nei primi anni del suo mandato riguardo alle intenzioni dei Paesi occidentali, che puntavano alla "disintegrazione" della Russia come era avvenuto con l'Urss. In particolare Putin ha affermato che l'ex consigliere per la sicurezza nazionale americano Zbigniew Brzezinski aveva un piano per "dividere la Russia in cinque parti e sfruttare le sue risorse". "C'era dell'ingenuità", ha detto il leader russo. "Eppure, sapete, ve lo dico con assoluta sincerità, anche guardando al passato, nonostante abbia lavorato per quasi vent'anni nelle agenzie di sicurezza e di intelligence estera dell'Unione sovietica, nonostante abbia poi ricoperto la carica di vicesindaco di San Pietroburgo, di direttore del Servizio di sicurezza federale (Fsb), di segretario del Consiglio di sicurezza e persino di presidente del governo nella fase iniziale, avevo ancora l'ingenua idea che il mondo intero e soprattutto il cosiddetto, ora lo dico con assoluta convinzione, il cosiddetto mondo civilizzato capisse cosa era accaduto in Russia".

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Putin ha detto di aver visto azioni negative nella politica dei Paesi occidentali nei confronti della Russia, in particolare il sostegno al separatismo e al terrorismo nel territorio della Federazione Russa era evidente. "Ma credevo ingenuamente che fosse solo una sorta di inerzia in termini di pensiero e azioni: si sono abituati a combattere l'Urss e continuano a farlo", ha spiegato Putin. Il presidente russo ha inoltre affermato che l'Occidente voleva distruggere la Russia dopo il crollo dell'Unione sovietica. "Ne sono stato convinto al 100 per cento, che dopo il crollo dell'Unione sovietica (in Occidente) abbiamo pensato di dover essere solo pazienti" e che presto avrebbero portato a termine "il crollo della Russia", ha detto Putin. "È meglio, come ha proposto il famoso politico americano (Zbigniew) Brzezinski, dividerlo in cinque parti, subordinare queste parti separatamente e utilizzarne le risorse", ha spiegato Putin, secondo cui una Russia "disgregata" non sarebbe stata in grado di "difendere i propri interessi nazionali allo stesso modo dello Stato russo unito. Solo più tardi ho avuto questa consapevolezza", ha detto Putin.

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