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Guerra in Ucraina

Putin annuncia la mobilitazione parziale in Russia e avverte: “Armi nucleari se minacciati”

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha annunciato una mobilitazione parziale in Russia per la Guerra in Ucraina e avvertito: “Se c’è una minaccia per il nostro paese useremo la tecnologia nucleare”
A cura di Antonio Palma
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Il presidente russo, Vladimir Putin, ha annunciato una mobilitazione parziale in Russia per la Guerra in Ucraina, l'appoggio ai referendum di annessione nel Donbass e minacciato di nuovo l'Occidente. Lo ha fatto nel suo atteso discorso, che ieri era stato rimandato senza motivi. “Il tema del mio intervento è la situazione nel Donbass e l'andamento dell'operazione militare speciale” ha dichiarato il leader russo in apertura del  discorso, secondo quanto riporta l'agenzia russa Tass.

Putin ha attaccato di nuovo l'Occidente accusando la Nato di aver usato gli ucraini come carne da cannone per attaccare la Russia. "Dopo il lancio dell'operazione militare speciale, i rappresentanti di Kiev hanno reagito in modo abbastanza positivo alle nostre proposte ma… l'Occidente non era contento di questo e hanno incaricato Kiev di minare gli accordi" ha sostenuto Putin, continuando a chiamare la guerra in Ucraina "operazione Speciale".

"Proprio all'inizio del processo negoziale in Turchia, i rappresentanti dell'Ucraina hanno reagito positivamente alle nostre proposte. Ma poi il tono è cambiato. Non era redditizio per i paesi occidentali porre fine alle ostilità. L'Ucraina ha cominciato a riempirsi di armi" ha affermato Putin.

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"L'occidente ha oltrepassato ogni limite, non parlano solo di sconfitta militare russa ma ci minacciano con armi nucleari" ha sostenuto Putin nel suo primo discorso alla nazione dal 24 febbraio scorso, giorno dell'invasione dell'Ucraina. Facendo riferimento anche alla centrale nucleare di Zaporizhzhya, il Presidente russo ha poi avvertito: "Se c'è una minaccia per il nostro paese useremo la nostra tecnologia nucleare per proteggerci e non sto bluffando".

Putin ha poi annunciato di aver firmato un decreto di mobilitazione militare parziale che partirà immediatamente. Scongiurata dunque una mobilitazione totale che aveva spaventato nelle scorse ore anche i russi. La mobilitazione sarà infatti limitata alle riserve e a coloro che avevano precedentemente prestato servizio militare a contratto.

Il Presidente russo ha poi dato mandato per sostenere i referendum di annessione nelle regioni occupate del Donbass. "Alla Russia è stato chiesto di sostenere i referendum. Consentitemi di sottolineare che faremo di tutto per garantire lo svolgimento sicuro dei referendum. Il regime di repressioni in tutta l'Ucraina è stato rafforzato nel modo più severo. La politica dell'intimidazione, del terrore e della violenza assume forme sempre più terribili di barbarie. Non abbiamo alcun diritto morale di consegnare le persone a noi vicine perché vengano fatte a pezzi dai carnefici, non possiamo che rispondere al loro desiderio di determinare il proprio futuro" ha dichiarato Putin.

Ribadendo la necessità dell'invasione per difendere la popolazione russa del Donbass, Putin ha citato l'offensiva ucraina a est ma non il ritiro delle truppe russe e ha affermato che "l'operazione speciale" procede secondo i piani. "Il Lugansk è quasi completamente libero dai neonazisti. I combattimenti nella Repubblica di Donetsk continuano. Qui il regime di Kiev ha creato una profonda linea di fortificazioni. Il loro assalto gli è costato pesanti perdite. Pertanto, l'offensiva procede passo dopo passo, secondo i piani"

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