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Putin ammette irregolarità nel voto in Russia e apre ad un’inchiesta governativa

Dopo le proteste di piazza delle opposizioni e i numerosi arresti, Putin ammette le irregolarità nel voto e si dice disposto ad accertare i fatti. Intanto scarcerati i manifestanti arrestati ieri compresi i leader della protesta che annunciano nuove manifestazioni nei prossimi giorni.
A cura di Antonio Palma
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Dopo le proteste di piazza delle opposizioni e i numerosi arresti, Putin ammette le irregolarità nel voto e si dice disposto ad accertare i fatti. Intanto scarcerati i manifestanti arrestati ieri compresi i leader della protesta che annunciano nuove manifestazioni nei prossimi giorni.

Il trionfatore alle recenti elezioni presidenziali in Russia, Vladimir Putin, ammette alcune irregolarità nel voto di domenica e annuncia provvedimenti per smascherare i colpevoli. Dopo la schiacciante vittoria, contro il neo Presidente si è scatenata la protesta delle opposizioni politiche nonché di numerose associazioni e organizzazioni non governative che si sono presentate in Piazza per contestare i risultati finali delle elezioni, scatenando la reazione della polizia con centinaia di arresti.

Molti degli arrestati di ieri in piazza a Mosca sono stati liberati oggi ed è lo stesso Putin ad ammettere che nelle elezioni "ci sono state violazioni, dobbiamo identificarle tutte, eliminarle, e fare in modo che tutti ne siano al corrente". Dopo il grande risultato che gli assicura un terzo mandato al Cremlino Putin certamente non vuole offuscare la sua figura sia all'interno del Paese che in campo internazionale e in queste ore sta cercando in tutti i modi di rasserenare gli animi. Una sorta di tentativo di distensione dopo i duri attacchi delle opposizioni che lamentano voti multipli in molte sezioni elettorali come dimostrano i video delle webcam piazzate nei seggi e soprattutto cifre gonfiate ad arte nel momento della stesura dei verbali.

A rintuzzare le polemiche sulla vittoria del nuovo Presidente ci ha pensato anche il ministero degli esteri russo che ha ribattuto a quanti in campo internazionale hanno accusato la polizia di violenza nei confronti dei manifestanti in Piazza ricordando che "gli agenti sono stati ‘più umani' dei loro colleghi americani ed europei nella repressione dei movimenti Occupy". Mai come ora a Putin sembrano interessare le critiche in campo internazionale e non manca occasione per difendersi dalle accuse.  Ai rilievi mossi contro di lui anche dagli osservatori Osce che hanno sottolineato  il forte abuso delle risorse amministrative nella campagna elettorale, Putin ha ribattuto che è stato lui stesso a volere le webcam nei seggi proprio per evitare brogli.

Le opposizioni continueranno comunque le proteste e numerose manifestazioni di piazza sono previste nei prossimi giorni sia a Mosca che nelle altre grandi città. I leader della protesta hanno già annunciato di aver richiesto l'autorizzazione all'amministrazione della capitale russa per una grande manifestazione per sabato prossimo, per evitare nuovi sgomberi, ma che in ogni modo sono disposti a scendere in strada anche se non verrà accettata.

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