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Pugnalato al bar. Niente panico: attende con calma l’ambulanza col coltello nella schiena

Elionardo Nascimento è stato pugnalato alla schiena in un pub nel nord del Brasile. Il 22enne sostiene che l’aggressione non sarebbe stata provocata: “Non ho litigato con nessuno, non conoscevo quella persona”. Per sua fortuna il coltello ha manca la colonna vertebrale di “pochi millimetri”.
A cura di Biagio Chiariello
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La lama che gli spunta dalla schiena e la maglietta insanguinata. Lui, però, appare calmo e imperturbabile. Elionardo Nascimento, 22 anni, si stava godendo un drink in un pub di Brasileia, una città rurale nel nord del Brasile, quando è stato aggredito alle spalle. Qualcuno gli ha piantato un grosso coltello da cucina tra le scapole. Per sua fortuna, l’arma ha mancato la spina dorsale di appena qualche millimetro. Un attacco che, secondo la vittima, sarebbe stato ingiustificato. Nelle immagini amatoriali circolate sul web, si vede il ragazzo in piedi ai lati della strada, apparentemente non infastidito dal coltello e dal sangue che gli scorre lungo la schiena, mentre attende l’arrivo dell’ambulanza. Elionardo ha affermato che l'attacco non è stato provocato poiché "non conoscevo la persona che mi ha aggredito e non ho discusso con nessuno quella notte".

Le immagini dell'incidente mostrano l'operaio con il coltello da cucina con la punta di legno infilato nella sua schiena e la maglietta rossa intrisa di sangue. “Non so perché sia successo. Non stavo litigando con nessuno, ero solo venuto al pub per fare due chiacchiere con gli amici e me ne stavo di fuori con un cocktail in mano e non l’ho nemmeno visto avvicinarsi ho solo sentito un forte pugno sulla schiena che mi ha fatto quasi cadere a terra” ha raccontato il 22enne, che si sta riprendendo al Rio Branco Emergency Hospital dopo essere stato sottoposto ad un intervento chirurgico. Elionardo si è detto “un po’ confuso” per quanto accaduto e quando il suo amico gli ha detto che aveva un coltello sulla schiena “non riuscivo a crederci”. Il giovane ha spiegato di non sentire “alcun dolore”, pur ammettendo di essersi trovato “in uno stato di shock, ma sapevo che dovevo mantenere la calma e restare in piedi. Non avrebbe avuto senso farmi prendere dal panico, avrei solo peggiorato la situazione.” Gli inquirenti hanno individuato l’assalitore che adesso deve rispondere dell’accusa di tentato omicidio.

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