video suggerito
video suggerito
Covid 19

Pubblicati i dati sul vaccino Pfizer: “Efficace al 95%, trionfo della ricerca e della medicina”

Pubblicati sul New England Journal of Medicine i dati della sperimentazione del vaccino anti Covid Pfizer-BioNtech, di cui è iniziata la somministrazione delle prime dosi nel Regno Unito: confermata l’efficacia al 95% con bassa incidenza di eventi avversi. Il virologo Burioni: “Ora vaccinazione, e subito”.
A cura di Ida Artiaco
908 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Il vaccino anti-Covid messo a punto da Pfizer e BioNTech, di cui è partita lo scorso 8 dicembre la somministrazione delle prime dosi nel Regno Unito, è efficace al 95%, con un intervallo fra il 90,3% e il 97,6%. Sono questi i risultati pubblicati sul New England Journal of Medicine della sperimentazione dell'antidoto su 43.548 persone, metà delle quali hanno ricevuto il vaccino (indicato con la sigla BNT162b2) e metà il placebo. Un risultato che nell'editoriale che presenta l'analisi viene definito "un trionfo della ricerca e della medicina". Secondo Eric Rubin, immunologo della Harvard T.H. Chan School of Public Health, "la maggior parte dei vaccini ha impiegato decenni per essere sviluppata. Tutto questo costituisce un modello per i molti altri vaccini contro Covid-19 al momento in fase di sviluppo, alcuni dei quali hanno completato i trial di fase 3. Quello che appare come un incredibile successo per i vaccini promette di salvare innumerevoli vite e di dare a tutti una via di uscita a quello che è stato un disastro globale".

I risultati del trial: bassa incidenza di eventi avversi

Margaret Keenan prima vaccinata in Uk.
Margaret Keenan prima vaccinata in Uk.

Il trial, si legge nell'articolo, ha coinvolto 43.448 persone, 21.720 delle quali hanno ricevuto il vaccino di Pfizer e altre 21.728 un placebo. I dati confermano un'efficacia del 95% dopo due dosi somministrate a 21 giorni di distanza l'una dall'altra, anche per persone considerate più a rischio di forme gravi della malattia, come quelle con obesità e malattie pregresse, che erano ben rappresentate. Otre il 40% dei volontari aveva più di 55 anni. Dopo i primi 170 contagi nell'intera platea di partecipanti si è osservato che solo 8 erano incorsi nel gruppo dei vaccinati, soltanto uno dei quali era grave. I lievi eventi avversi riportati, come dolore nel sito dell'iniezione, eritemi locali e in rari casi febbre, affaticamento e mal di testa, non sono stati diversi da quelli legati ad altri vaccini virali e non destano preoccupazioni. La loro incidenza è stata bassa ed è risultata simile nei gruppi che hanno ricevuto il vaccino e in quelli che hanno ricevuto il placebo.

Burioni: "Ora vaccinazione, e subito"

Tra i primi a dare notizia della pubblicazione dei dati del vaccino Pfizer sul New England Journal of Medicine è stato il virologo Roberto Burioni. In un suo articolo, condiviso anche sul proprio profilo Twitter,  scritto: "Pubblicati i dati di efficacia del vaccino Pfizer. E’ un trionfo, dice l’editoriale. Ora vaccinazione, e subito. Vi avevo detto di tenere la bottiglia al fresco, e ho avuto ragione. Adesso tutti si possono guardare i dati e possono decidere se è il caso o no di vaccinarsi con un vaccino che è efficace al 95%, risultando al momento uno dei più efficaci vaccini antivirali attualmente disponibili. Ribadisco che, con un vaccino di questa efficacia, anche un solo giorno di ritardo nell’iniziare le vaccinazioni sarebbe non grave, ma gravissimo".

908 CONDIVISIONI
32827 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views