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La morte di George Floyd in Usa

Proteste per l’omicidio Floyd: un poliziotto ucciso e un altro ferito a Oakland

Un poliziotto preposto alla sicurezza degli edifici federali è rimasto ucciso da colpi esplosi durante le proteste per l’omicidio di George Floyd organizzate la notte scorsa ad Oakland. Intanto la prima autopsia sul corpo della vittima ha smentito la morte per strangolamento o asfissia. La famiglia però chiederà una nuova perizia.
A cura di Davide Falcioni
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Un poliziotto preposto alla sicurezza degli edifici federali è rimasto ucciso da colpi esplosi durante le proteste per l'omicidio di George Floyd organizzate la notte scorsa ad Oakland. A renderlo noto è stata la polizia della città californiana, precisando che un secondo agente dei Federal Protective Service è rimasto ferito, secondo quanto riporta la Cnn.

I due erano di servizio di fronte l'edificio federale nel centro di Oakland quando "sono stati colpiti da colpi di arma da fuoco, purtroppo uno di loro è morto a causa della ferite riportate", ha dichiarato la polizia locale. Almeno 7.500 persone hanno partecipato alle proteste la notte scorsa, durante le quali, rende noto ancora la polizia, ci sono stati atti di vandalismo, furti in negozi, incendi ed aggressioni ai poliziotti. Sono stati eseguiti degli arresti.

Autopsia sul corpo di George Floyd: "Non è stato soffocato"

Nel frattempo sono stati diffusi i risultati dell'autopsia sul corpo di George Floyd: secondo il medico legale che l'ha eseguita il 46enne, rimasto per oltre sette interminabili minuti sotto il peso del poliziotto Derek Chauvin, che l'aveva immobilizzato salendogli sulla gola con le ginocchia, non è morto né per asfissia né per strangolamento. Stando alla perizia effettuata non ci sarebbero elementi che possano supportare una diagnosi di soffocamento o asfissia traumatica. Il patologo parla, infatti, di effetti combinati dell'essere bloccato dagli agenti e di patologie pregresse: sembra infatti che la vittima soffrisse di ipertensione arteriosa e problemi coronarici. Oltre a ciò sarebbe stata trovata una potenziale sostanza tossica nel corpo di Floyd. I familiari della vittima tuttavia non si fidano di quanto emerso dall'autopsia: "La famiglia non si fida di nulla che arriva dal dipartimento di polizia di Minneapolis – ha detto l'avvocato Ben Crump -. La verità l'abbiamo già vista".

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