Proteste a Parigi per la riforma delle pensioni, scontri con la polizia e lancio di lacrimogeni: 22 fermi
I manifestanti hanno marciato a Parigi per una nuova giornata di scioperi e proteste a livello nazionale. Al centro dei disordini – che nei giorni scorsi hanno portato Re Carlo III ad annullare la sua visita in Francia, e poi alla chiusura per sciopero del museo del Louvre e a quella della Tour Eiffel – c'è sempre la riforma delle pensioni voluta da governo francese che prevede l'innalzamento dell'età pensionabile da 62 a 64 anni.
Scontri a Parigi, 22 fermi
Nel pomeriggio si sono verificati scontri nel corteo parigino, a cui avrebbero partecipato 450mila persone secondo la Cgt, il principale sindacato francese. A fuoco alcuni cassonetti dell'immondizia nella zona di boulevard Voltaire, la polizia ha effettuato alcune cariche e poi lanciato lacrimogeni quando il corteo stava raggiungendo Place de la Nation, destinazione finale della mobilitazione.
Sono stati finora 22 i fermi e 10.000 le persone perquisite dalle forze dell'ordine. Un migliaio di manifestanti ha inoltre invaso i binari della Gare de Lyon, tra le principali stazioni di Parigi, da cui partono e arrivano anche i collegamenti ferroviari con l’Italia.
Disagi a treni ed aerei
Oggi, la compagnia ferroviaria Sncf prevede appena tre Tgv su cinque in circolazione nonché la metà dei treni regionali. Il 15% delle stazioni di servizio ha esaurito almeno un carburante, soprattutto nell'Ovest e nel Sud del Paese, conseguenza della chiusura di cinque delle sette raffinerie francesi.
La Direzione generale dell'aviazione civile di Parigi (Dgac) ha chiesto nuovamente alle compagnie aeree di annullare una parte dei loro voli giovedì e venerdì, in particolare, in arrivo e in partenza da Parigi Orly.
Sospeso sciopero netturbini
Intanto il sindacato francese Cgt ha annunciato la sospensione dello sciopero dei netturbini a partire da domani (mercoledì). A Parigi, in queste ultime settimane, tonnellate di immondizia sono rimaste a terra, trasformando la capitale francese in una sorta di immensa discarica a cielo aperto.