Protesta degli agricoltori oggi a Bruxelles, mille trattori da tutta Europa: roghi e blocco supermercati
Non solo l'Italia. La protesta dei trattori è in corso anche in Belgio. Un migliaio di mezzi stanno bloccando oggi diverse strade di Bruxelles, in particolare in prossimità del quartiere europeo, dove sono attesi i leader Ue per il Consiglio europeo straordinario che si terrà nelle prossime ore. Tra i presenti ci sarà anche Giorgia Meloni.
Gli agricoltori, arrivati da tutta Europa per protestare contro la Politica agricola comune (Pac) e il Green Deal, hanno bloccato Place de Luxembourg, davanti alla sede del Parlamento europeo, e hanno appiccato alcuni roghi con legna e pneumatici. Molte anche le esplosioni di petardi.
Altissima la tensione durante l'assedio dei trattori a Bruxelles. Un centinaio di manifestanti ha lanciato bottiglie e uova contro la sede del Parlamento europeo. La polizia, schierata in tenuta anti-sommossa dietro alle transenne posizionate lungo tutto il perimetro, ha azionato gli idranti. È stata anche abbattuta una statua davanti all'edificio dedicata a John Cockerill.
In piazza a Bruxelles anche la Coldiretti assieme al presidente Ettore Prandini. "Oggi siamo in Europa perché è il luogo in cui dobbiamo cambiare le regole che purtroppo hanno messo in difficoltà le nostre imprese agricole negli ultimi decenni. È la giornata giusta per iniziare a dare una prima risposta significativa su ciò che interessa ai nostri agricoltori: basta livelli di burocrazia insopportabili, basta regole che stridono notevolmente con quello che dovrebbe essere fatto per aumentare la capacità produttiva", ha commentato.
Non solo. Il blocco ha interessato nelle scorse ore anche una serie di supermercati nella Francia del Nord. Una cinquantina di punti vendita sono infatti stati bloccati nella notte da "circa 200 trattori" in quattro comuni dell'Alta Loira. Una mossa per denunciare il comportamento "inappropriato" dei grandi magazzini, ha annunciato l'organizzazione sindacale agricola FDSEA 43.
"Circa 200 trattori, una cinquantina per ciascuna delle quattro città prese di mira, hanno scaricato rimorchi pieni di pneumatici e spazzatura per bloccare gli ingressi", ha detto all'AFP Yannick Fialip, presidente della commissione economica della FDSEA 43. Obiettivo di questa azione coordinata: "denunciare il comportamento inappropriato della grande distribuzione", che "esercita una pressione pazzesca sui nostri agricoltori con margini soffocanti", e il desiderio di essere "pagati correttamente".
I marchi Carrefour, Lidl, Aldi e Casino sono stati presi di mira nelle città di Brioude, Yssingeaux, Craponne e Monistro, senza conseguenze per il traffico ordinario. Dieci giorni dopo l'inizio delle proteste, i blocchi dei coltivatori non si allentano in Francia, soprattutto intorno alla capitale dove la polizia mantiene la protezione del mercato di Rungis. Anche Emmanuel Macron è a Bruxelles.
Inoltre, resta difficile oggi raggiungere Parigi dalle 8 autostrade che conducono nella capitale e che sono tuttora bloccate dai trattori nell'Ile-de-France. Nel nord, l'A1 è inaccessibile in entrambi i sensi. Verso Parigi, il blocco è a Senlis e a Roissy-en-France, vicino all'aeroporto Charles de Gaulle.