video suggerito
video suggerito

Prostitute uccise a Hong Kong, si vendevano per inviare denaro alle famiglie

Secondo il racconto di alcuni amici, le due ragazze uccise dal banchiere inglese si erano trasferite in cerca di una vita migliore.
A cura di A. P.
22 CONDIVISIONI
Immagine

Le due prostitute indonesiane uccise a Hong Kong e poi nascoste nella valigia dal 29enne banchiere inglese laureato a Cambridge, Rurik Jutting, si sarebbero trasferite in Cina per cercare una vita migliore e poter aiutare la famiglie che vivevano in stato di povertà. Questo è quanto emerge dal racconto di alcuni amici e conoscenti delle due giovani donne. Sumatra Ningsih era arrivata ad Hong Kong da poco, circa un mese fa, mentre  Jesse Lorena era nel Paese da più tempo, da almeno otto anni, e stava costruendo una casa nella sua città natale per sé e la sua famiglia in modo da poter tornare presto in Indonesia. In pratica erano solo due delle migliaia di giovani donne indonesiane che decidono di andare all’estero per guadagnare di più e la maggior parte arriva con l’idea di lavorare come domestica.

Il racconto degli amici

Alcuni amici di Lorena sostengono di averla sentita poco prima che fosse uccisa lo scorso venerdì e che gli aveva confidato che sarebbe andata ad una festa di Halloween dove “ho intenzione di divertirmi”. Chi la conosceva rifiuta l’idea che fosse una prostituta e ricorda che le due ragazze erano musulmane. Gli stessi però ammettono che Lorena frequentava spesso pub e negozi nel famoso quartiere a luci rosse, ma nello stesso tempo sostengono che la 30enne Lorena fosse semplicemente una collaboratrice domestica e che avesse intenzione di tornare a casa tra poco perché era riuscita, secondo i suoi racconti, a costruire una casa e a racimolare abbastanza soldi per poter tornare in Indonesia.

22 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views