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Prof decapitato da estremista islamico in Francia, 6 alunni a processo: “Lo hanno venduto per 300 euro”

Per l’accusa, il coinvolgimento degli studenti del professor Samuel Paty, 14enni e 15enni all’epoca dei fatti, è stato fondamentale nell’identificazione della vittima da parte di Abdoullakh Anzorov, il 18enne estremista islamico che lo ha ucciso e decapitato davanti scuola a Parigi.
A cura di Antonio Palma
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Trecento euro, è questa la somma che alcuni ex studenti del professor Samuel Paty avrebbero ricevuto per dare informazioni al suo killer e indicarlo fuori dalla scuola prima dell’aggressione mortale al docente alla periferia di Parigi nel 2020. È quanto emerge dalle carte del processo sull’assassinio del docente della scuola di Conflans-Sainte-Honorine che oggi si apre davanti alla Corte d'assise di Parigi.

Per l’accusa, il coinvolgimento degli adolescenti suoi studenti, 14enni e 15enni all’epoca dei fatti, è stato fondamentale nell’identificazione della vittima da parte di Abdoullakh Anzorov, un 18enne rifugiato russo di origine cecena ed estremista islamico. Per loro però la pena massima possibile sarà solo di due anni e mezzo a testa. I giudici infatti hanno stabilito che la classificazione di terrorismo inizialmente prevista non può essere applicata in quanto non è dimostrato che fossero "a conoscenza dell'assassinio" e del piano di natura terroristica del killer.

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Nel dettaglio, cinque adolescenti sono sotto processo per associazione a delinquere finalizzata alla preparazione di una violenza aggravata. Sono accusati di aver sorvegliato i dintorni della scuola e di aver indicato Samuel Paty all'aggressore, in cambio di un compenso. Una sesta adolescente, che all'epoca dei fatti aveva solo 13 anni, è accusata invece di diffamazione.

Questa studentessa infatti aveva erroneamente affermato che Samuel Paty aveva chiesto agli studenti musulmani di abbandonare la classe prima di mostrare le caricature di Maometto che poi hanno fatto scattare le proteste contro di lui. La ragazzina infatti non era nemmeno a scuola al momento dei fatti.

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L'attacco infatti avvenne in un contesto di forte minaccia terroristica il 16 ottobre 2020, quando il 47enne insegnante di storia e geografia fu accoltellato e poi decapitato vicino alla sua scuola. Il professore era già nel mirino da giorni per aver mostrato caricature di Maometto durante una lezione sulla libertà di espressione. Contro di lui si era creato un clima di odio di cui sono accusati otto adulti tra cui il padre della 13enne che saranno ora processati in un procedimento separato.

L'inchiesta ha ricostruito come, in dieci giorni, la trappola si era chiusa attorno a Samuel Paty: dalla menzogna della studentessa agli attacchi online, fino all'arrivo dell'aggressore davanti alla scuola il 16 ottobre. Abdoullakh Anzorov avrebbe contattato un adolescente, offrendogli 300 euro per identificare Samuel Paty dicendogli però che voleva solo "filmare" il docente.

Lo scolaro poi aveva coinvolto gli altri amici dividendo la somma con loro e incontrando più volte il 18enne. Durante gli interrogatori, gli adolescenti in lacrime hanno detto che non sapevano le vere intenzioni di Anzorov e che pensavano che il professore al massimo sarebbe stato "mostrato in rete", magari "umiliato", "picchiato" ma non che sarebbe stato ucciso.

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