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Processo Pistorius: la procura chiede per l’atleta una perizia psichiatrica

Oscar Pistorius potrebbe essere sottoposto a un esame psichiatrico: l’ha richiesto l’accusa durante il processo per l’omicidio di Reeva Steenkamp in corso a Pretoria. Uno psichiatra ha definito “Blade Runner” come un soggetto con “problemi di ansia generalizzata”.
A cura di S. P.
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Prosegue il processo a Pretoria per l’omicidio della modella sudafricana Reeva Steenkamp e che vede alla sbarra il fidanzato della donna, l’atleta Oscar Pistorius. Secondo quanto è emerso nel corso dell’ultima udienza la procura chiederà una perizia psichiatrica su Pistorius: la richiesta è arrivata dopo che uno psichiatra chiamato in causa dalla difesa ha sostenuto che “Blade Runner” soffre di un “problema di ansia generalizzato”. Gerrie Nel ha così stabilito che Pistorius debba sottoporsi per trenta giorni a esami per verificare le conclusioni cui è arrivato lo psichiatra Meryll Vorster, secondo il quale la sua condizione potrebbe averlo reso più vulnerabile quando ha ucciso la fidanzata la notte di San Valentino del 2013. L’atleta ha sempre sostenuto di aver scambiato Reeva per un ladro, dunque non avrebbe voluto ucciderla. L’accusa, invece, sostiene che Pistorius ha volontariamente sparato alla fidanzata dopo una lite.

“È mia opinione, vostro onore, che Pistorius soffra di problemi di ansia”, patologia che si manifesta con uno stato di inquietudine permanente ed esagerato: è quanto ha detto all’inizio dell’ottava settimana di processo a Pretoria Meryll Vorster rivolgendosi formalmente al giudice Thokozile Masipa. L'avvocato della difesa, Barry Roux, l'aveva chiamato a testimoniare sui sentimenti di vulnerabilità dell’atleta sudafricano, un fattore che potrebbe avergli fatto credere che la fidanzata Reeva Steenkamp fosse un ladro.

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