Dopo aver per la prima volta attaccato il quartiere Kola di Beirut, lo stato ebraico si appresta a lanciare un'invasione del Libano.
Il dipartimento di Stato USA ha fatto sapere che Israele sta compiendo “operazioni terrestri focalizzate su infrastrutture Hezbollah” in Libano. Al momento si tratterebbe di "azioni limitate" e non dell'avvio dell'invasione. Le truppe libanesi si sono ritirate dalle loro postazioni a sud di Israele.
Intanto – nel suo primo discorso dopo l'uccisione del leader Hassan Nasrallah – il vice capo di Hezbollah, Naim Qassem, ha affermato che il gruppo è pronto a qualsiasi invasione terrestre israeliana e che il futuro capo del "partito di Dio" verrà presto selezionato.
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Israele sta bombardando i quartieri a sud di Beirut
I media libanesi riferiscono di bombardamenti israeliani a sud di Beirut, circa mezzora dopo che le Idf avevano intimato ai civili di evacuare da tre siti di Hezbollah nella periferia meridionale della città, nota come Dahiyeh.ù
Bombardamenti a tappeto in diverse città del sud del Libano
I jet israeliani stanno bombardando diverse località nel sud del Libano, non solo la linea di demarcazione tra i due Paesi ma anche a nord di Tiro. Lo riferisce l'agenzia governativa libanese Nna, secondo cui le aree maggiormente prese di mira dai raid sono Adaisse, Qasimiye, Khardali, Rihan, Baysariye, Kawkaba, Ghaziye, Bednayel, Qusayr, Kharbet Selem, Taybe, Humin.
Tajani: "I militari italiani in Libano sono al sicuro nelle caserme"
"I militari italiani in Libano sono schierati al confine fra il territorio controllato da Hezbollah e Israele, ma sono al sicuro perché sono fermi nelle caserme quindi non si spostano in luoghi poco sicuri". Lo ha detto a Quarta repubblica su Rete4 il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. "Ma lo stesso Israele ha garantito che farà tutto ciò che deve per la sicurezza dei nostri militari". "Israele sta attaccando per creare delle piccole enclave. L'obiettivo di Israele è di spingere Hezbollah oltre il fiume che segna una zona blu. Israele vuole creare una sorta di largo confine fra il Libano e il territorio israeliano, con l'obiettivo di garantire la sicurezza dei civili che vivono al nord di Israele. Quindi le operazioni militari da terra continueranno solo per colpire Hebollah e farla arretrare e testare la loro capacità di reagire".
L'esercito israeliano ordina l'evacuazione della periferia di Beirut: imminenti bombardaenti
Le Forze di Difesa Israeliane (Idf) hanno emesso ordini di evacuazione per diverse aree nella periferia meridionale di Beirut. I civili che si trovano nei pressi di diversi edifici nel quartiere Dahiya , nella parte meridionale di Beirut, dovrebbero evacuare immediatamente, ha affermato l'esercito dello stato ebraico in una nota.
Al momento l'Idf non conferma l'invasione di terra in Libano
Al momento l'esercito israeliano, nè alcuna istituzione, ha confermato che sia in corso un'invasione di terra nel sud del Libano. Lo riferiscono anche i media israeliani che stanno riportando solo notizie dall'estero in proposito.
Il ministro Tajani: "Combattimenti in corso, italiani via dal Libano"
"La situazione è estremamente complicata, ci sono combattimenti in corso, per la massima garanzia è bene che i cittadini italiani se ne vadano dalLibano". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Tg2 Post. Il vicepremier ha citato in particolare le zone nel sud del Paese e la capitale Beirut.
Casa Bianca: "Vogliamo il cessate il fuoco ma Israele ha il diritto di difendersi"
"Israele ha il diritto di difendersi da Hezbollah e dai gruppi sostenuti dall'Iran. Siamo in costante dialogo con gli israeliani sul modo migliore di procedere. Naturalmente vogliamo vedere un cessate il fuoco". Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, rispondendo a una domanda sull'operazione di terra israeliana in Libano, della quale gli Stati Uniti sono stati informati da Tel Aviv.
Usa precisa: "Israele sta compiendo azioni limitate in Libano"
Il dipartimento di Stato Usa ha annunciato che Israele sta compiendo "al momento operazioni terrestri limitate" in Libano.
Tv Israele: "In corso raid aerei, colpiti con artiglieria siti Hezbollah"
Secondo la tv israeliana Kan, mentre tank israeliani sarebbero già entrati in Libano, sono anche in corso raid aerei e massicci attacchi di artiglieria contro postazioni di Hezbollah nel villaggio di confine di Wazzani, vicino a Ghajar. "Non è chiaro su quale fronte si stiano concentrando le operazioni", ha detto Kan.
Militari italiani Unifil in "allarme 2": limitati gli spostamenti
I militari italiani della missione Onu di Unifil in Libano sono in "allarme 2", ovvero vengono limitati al minimo gli spostamenti all'esterno della base. A quanto si apprende, i soldati sono in allerta all'interno della base ma non sarebbe stato al momento necessaria l'entrata nei bunker. La procedura è avvenuta su disposizione della autorità militari del Comando di Unifil.
Usa: "Operazioni di Israele focalizzate su infrastrutture Hezbollah"
Israele ha informato gli Stati Uniti di "un certo numero di operazioni", comprese operazioni di terra in Libano. Lo ha riferito in un briefing il portavoce del dipartimento di Stato, Matthew Miller. "Ci hanno detto, in questo momento, che si tratta di operazioni limitate focalizzate sulle infrastrutture di Hezbollah vicino al confine, ma siamo in continuo dialogo con loro a riguardo", ha detto il funzionario.
"Esercito libanese si è ritirato a 5 chilometri dal confine israeliano"
L'esercito libanese è stato visto ritirarsi da diverse posizioni sul confine meridionale con Israele. Lo scrive la Reuters sul suo sito citando residenti locali e una fonte della sicurezza. Un portavoce dell'esercito libanese non ha confermato o smentito le segnalazioni, mentre un'altra fonte della sicurezza ha affermato che le truppe libanesi si trovavano almeno cinque chilometri a nord della frontiera dopo il ritiro.
Usa: "Truppe di Israele in Libano"
Le forze dell'Idf stanno sparando con carri armati e artiglieria nel sud del Libano. Lo riporta Haaretz.
Il dipartimento di Stato Usa ha poi annunciato che Israele sta compiendo "al momento operazioni terrestri limitate" in Libano.
L'esercito libanese posiziona truppe nel sud del Paese
L'esercito libanese ha reso noto che sta riposizionando le sue truppe nel sud dopo le minacce di incursioni israeliane. Lo riporta L'Orient le Jour, secondo cui sarebbero state anche evacuate diverse basi militari nel timore di un imminente invasione.
Centinaia di mezzi israeliani radunati vicino al confine con il Libano
Circa 100 veicoli militari israeliani, dai carri armati ai camion ai veicoli blindati per il trasporto del personale, sono visibili nelle immagini satellitari scattate in un campo a pochi chilometri dal confine con il Libano. Le immagini, fornite alla CNN da una fonte anonima, sono state scattate ieri e dimostrerebbero ancora una volta che Israele sarebbe pronta a dare il via a un'invasione di terra del Libano. È di questi minuti invece la notizia che l'esercito israeliano (Idf) ha annunciato di aver dichiarato "zona militare chiusa" le aree di Metula, Misgav Am e Kfar Giladi, nel nord di Israele al confine con il Libano.
ONU: "Unifil costretto a fermare le attività di pattugliamento in Libano"
Stefan Dujarric, portavoce dell'ONU, ha dichiarato che l'Unifil, le forze di pace in Libano, sono state costrette a fermare le attività di pattugliamento.
"I nostri caschi blu Unifil rimangono in posizione nell'area di responsabilità della missione, mentre l'intensità dei combattimenti impedisce i loro movimenti e la capacità di svolgere i compiti loro assegnati", ha detto in conferenza stampa. "Data l'intensità dei razzi, non sono in grado di effettuare pattugliamenti", ha aggiunto riferendosi alla forza delle Nazioni Unite in Libano, che conta circa 10.000 uomini tra cui circa 1.000 soldati italiani.
Tajani: "Dall'Italia 17 milioni di euro di aiuti per il Libano"
"Ho appena annunciato nella riunione dei ministri degli Esteri Ue sul Libano un nuovo pacchetto di aiuti umanitari di 17 milioni per alleviare le sofferenze della popolazione libanese sfollata. Siamo impegnati anche con la Ue per dare massima protezione ed assistenza ai cittadini italiani in Libano". Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Stando a quanto riferito in una nota della Farnesina, alla riunione Tajani ha sintetizzato la sua posizione in 5 punti principali: nuovi aiuti umanitari alla popolazione libanese; possibilità di evacuazione coordinata dei cittadini italiani ed europei dal Libano; sostegno ed eventuale rafforzamento della missione Unifil, a fronte della richiesta fatta a Israele di salvaguardia per i militari Onu; conferma della richiesta di cessate-il-fuoco e sostegno ad un accordo politico per l'elezione del nuovo presidente in Libano.
Tajani: "Italia pronta a fornire assistenza per evacuazione d'urgenza"
Il vicepremier Antonio Tajani ha partecipato oggi in videoconferenza a un incontro straordinario dei ministri degli Esteri dell'Unione Europea incentrato sugli ultimi sviluppi in Medio Oriente. Lo rivela una nota della Farnesina secondo cui per quanto riguarda la presenza di cittadini italiani ed europei in Libano, il ministro ha informato i colleghi del fatto che molti italiani hanno già lasciato il Paese ma che il governo è pronto ad eventuale assistenza in caso di evacuazione d'urgenza, e ha suggerito di coordinare gli sforzi a livello Ue per la protezione di tutti i cittadini dell'Unione che potessero trovarsi in difficoltà.
Il Pentagono invia altre truppe in Medio Oriente per difendere Israele
Il Pentagono ha annunciato l'invio di "poche migliaia" di truppe in Medio Oriente per rafforzare la sicurezza ed essere pronti a difendere Israele se necessario. La vice portavoce del dipartimento della Difesa Sabrina Singh ha spiegato che si tratterà per la maggior parte di più squadroni di aerei da caccia. "I jet saranno lì per la protezione delle forze statunitensi", ha aggiunto.
Il Cremlino: "Molto alto il rischio di una vasta guerra in Medio Oriente"
E' "molto alto" il rischio di una vasta guerra in Medio Oriente come conseguenza dell'uccisione del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. I raid israeliani sul Libano hanno portato a "una significativa destabilizzazione della situazione nella regione", ha aggiunto Peskov, citato da Interfax.
Gallant: "Presto il prossimo passo della guerra contro Hezbollah"
"Il prossimo passo della guerra contro Hezbollah comincerà presto". A dirlo il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant parlando con i sindaci delle comunità del nord del Paese, al confine con il Libano. "Sarà un fattore significativo nel cambiare la situazione di sicurezza e ci consentirà di completare l'importante missione di far tornare i residenti alle loro case", ha aggiunto, citato da Times of Israel.
Biden: "Serve un cessate il fuoco in Medio Oriente, ora"
"Serve un cessate il fuoco ora". Joe Biden torna a chiedere una tregua in Medio Oriente, rispondendo ai giornalisti dopo avere parlato alla Casa Bianca delle devastazioni causate dall'uragano Helene. Il presidente ha detto di essere informato su quanto sta accadendo al confine tra Israele e Libano e ha auspicato la fine dei combattimenti.
La Francia a Israele: "Si astenga da azione terrestre in Libano"
"Esorto Israele ad astenersi da qualsiasi azione terrestre" in Libano e "a cessare il fuoco", e "Hezbollah a fare lo stesso". Lo ha detto il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot in conferenza stampa a Beirut dove ha incontrato i vertici del Paese dei Cedri.
Israele agli USA: "Imminente azione limitata in Libano"
Israele ha informato Washington che una "limitata" operazione di terra in Libano potrebbe essere imminente. Lo ha riferito al Washington Post un funzionario americano, precisando che lo Stato ebraico ritiene che la nuova campagna possa essere su scala ridotta rispetto alla guerra con Hezbollah del 2006 e concentrarsi sullo smantellamento delle infrastrutture militari del gruppo libanese lungo il confine così da consentire il ritorno delle comunità israeliane sfollate nelle loro abitazioni.
Netanyahu agli iraniani: "Sappiano che Israele è con loro"
"Gli iraniani sappiano che Israele è con loro". A dirlo il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, in un videomessaggio rivolto al popolo iraniano. "Quando l'Iran sarà finalmente libero e quel momento arriverà molto prima di quanto la gente pensi, tutto sarà diverso", ha proseguito il capo del governo israeliano, sottolineando che quando accadrà "i nostri due Paesi, Israele e Iran, saranno in pace". "Quando arriverà quel giorno, la rete terroristica che il regime ha costruito in cinque continenti sarà smantellata e l'Iran prospererà come mai prima" con "investimenti globali" e "turismo di massa", ha aggiunto Netanyahu, sollecitando gli iraniani a "non lasciare che un piccolo gruppo di teocrati fanatici distrugga le vostre speranze ed i vostri sogni".
Netanyahu: "Successi storici ma ci attendono grandi sfide"
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha aperto la riunione di governo affermando che Israele "è in guerra per la sua stessa esistenza" e che "stiamo facendo il lavoro che il popolo di Israele e generazioni di israeliani si aspettano che facciamo". Israele, ha aggiunto, sta vivendo "giorni di successi storici, ma anche grandi sfide che ci attendono ancora". Lo riporta Haaretz. Il premier israeliano ha ringraziato i cittadini di Israele "per essere rimasti fermi" e ha detto che "se uniamo le forze e andiamo mano nella mano, sconfiggeremo i nostri nemici".
Per la prima volta un raid israeliano colpisce il nord del Libano
Un raid israeliano ha colpito, per la prima volta dall'inizio della guerra, il villaggio di Ainata al Arz, nel nord del Libano, tra i distretti di Bsharre e Baalbeck. Lo riferisce L'Orient Le Jour.
I raid israeliani uccidono anche sei medici a a Sohmor (Libano)
Sei medici sono rimasti uccisi e altri quattro feriti in un raid israeliano avvenuto a Sohmor, nella parte occidentale della Valle della Bekaa, contro un centro di difesa civile, la cosiddetta Autorità Sanitaria Islamica creata da Hezbollah. Lo riferisce il Ministero della Sanità libanese, citato dall'agenzia di stampa libanese Nna.
Idf: "Ucciso a Beirut il comandante dell'unità dei razzi a lungo raggio di Hezbollah"
L'esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso il comandante dell'unità dei razzi a lungo raggio di Hezbollah, Eid Hassan Nazar, in un raid a Beirut. Secondo l'Idf, era "un comandante veterano dell'organizzazione e un centro di conoscenza nel campo dei razzi". Nel raid sono deceduti anche un comandante dell'unità dei missili di precisione, il suo vice, e altri comandanti dell'unità responsabile del lancio di missili nel centro di Israele la scorsa settimana, aggiunge l'Idf che ha colpito anche le riserve di missili di Hezbollah. Lo riporta Haaretz.
Borrell: "Urgente aumentare l'assistenza umanitaria in Libano"
"La situazione umanitaria in Libano si sta rapidamente deteriorando, con circa 1 milione di sfollati in pochi giorni. Plaudo agli sforzi compiuti dalla Francia in coordinamento con l'Ue per sostenere i libanesi. È urgente aumentare l'assistenza umanitaria mentre continuano gli sforzi diplomatici per fermare la guerra". Lo scrive su X l'alto rappresentante Ue Josep Borrell.