Primarie Usa, Rubio accusa Trump: “Assumeva clandestini”
Dopo le schiaccianti vittorie nelle prime tornate elettorali delle primarie Usa, Donald Trump è diventato l'uomo da battere tra i Repubblicani e per questo ormai è il bersaglio principale degli attacchi degli sfidanti. Così nell'ultimo dibattito pubblico tra i candidati conservatori andato in scena ieri sera a Houston, in Texas, gli altri due principali contendenti, Marco Rubio e Ted Cruz, sono andati all’attacco a testa bassa contro di lui. Il senatore della Florida in particolare lo ha attaccato sul piano personale prima rinfacciandogli di aver fatto fortuna solo grazie all’eredità ricevuta, e poi accusandolo di assumere clandestini. “Se non ti avessero regalato 200 milioni di dollari, ora staresti a vendere orologi per la strada a Manhattan” ha dichiarato infatti Rubio, rincarando la dose: "Sei l'unico candidato ad avere assunto degli immigrati clandestini. Perché non prendi americani per lavorare? Perché non fai in America i prodotti che vendi?”.
Un attacco preciso per il miliardario che si è sempre presentato come anti clandestini e durante la campagna elettorale ha promesso addirittura di deportare 11 milioni di immigrati irregolare e di costruire di un muro anti-immigrati alla frontiera con il Messico. Non da meno è stato l'intervento di Cruz che ha attaccato Trump accusandolo di evasione fiscale. "Donald ha detto che per fortuna quest’anno il fisco non gli farà ispezioni. Questo conferma la necessità di pubblicare le sue dichiarazioni dei redditi” ha chiosato Ted Cruz, aggiungendo che il rivale è anche contro Israele.
Trump dal suo canto non ha replicato direttamente alle accuse limitandosi ad insultare gli avversari. "Su questo palcoscenico stasera io sono l'unico che ha assunto qualcuno, l'unico che ha creato posti di lavoro" ha spiegato Trump, aggiungendo: "Questo alla mia destra (cioè Rubio) è un fifone che quando deve parlare viene soffocato dalla paura; quest’altro alla mia sinistra (cioé Curz) è un bugiardo. Nessuno dei due può vincere le presidenziali”.
