Primarie Usa: in New Hampshire vincono Sanders e Trump
Dopo i colpi di scena nel voto in Iowa che ha inaugurato la corsa alla Casa Bianca, le primarie Usa in questa seconda tornata elettorale riservano altri grandi sorprese e il voto in New Hampshire conferma che la battaglia sarà molto dura su entrambi gli schieramenti. Tra i Democratici è stata schiacciante la vittoria di Bernie Sanders che è riuscito a imporsi con un distacco enorme sulla candidata numero uno, Hillary Clinton, con una differenza nell'ordine di venti punti percentuali. Tra i repubblicani invece si afferma Donald Trump che con il 34,5% dei consensi può finalmente festeggiare la rima vittoria dopo la sconfitta inattesa in Iowa.
Nel dettaglio, tra i Democratici il senatore 74enne del Vermont ha stravinto con il 59% dei consensi imponendo alla ex segretario di stato Usa un ripensamento di tutta la campagna elettorale. Secondo indiscrezioni infatti Clinton starebbe pensando anche di modificare il suo staff. Una sconfitta ancora più pesante se si pensa che nel 2008 nello stesso stato Hillary conquistò una delle poche vittorie nella sua battaglia contro il futuro presidente Barack Obama e questa volta era appoggiata dal governatore dello Stato e dallo stesso partito democratico.
“È cominciata una rivoluzione politica, con la partecipazione di cittadini che non avevano mai fatto politica prima, il messaggio è che gli Stati Uniti hanno capito che il governo del Paese appartiene a tutti i cittadini, non a un pugno di miliardari" ha esultato Sanders che dopo il primo exploit in Iowa ora ha messo in chiaro che le primarie dei Democratici saranno cosa molto più complicata di quanto prospettava l'establishment del partito. Hillary dal suo canto, dopo la vittoria di misura in Iowa, incassa la sua prima disfatta dichiarando: "Sono abituata a cadere, per questo capisco la sorte di tanti americani, come loro mi rialzerò. I giovani non mi hanno votato, ma io sono con loro e li recupererò. Si può inciampare e cadere, quello che conta è come ci si rialza. Combatteremo per ogni voto, Stato per Stato, a cominciare dal South Carolina".
Sul fronte dei Repubblicani come detto è arrivata l'affermazione di Trump che ha conquistato più del doppio del secondo classificato che a sorpresa è stato il governatore dell'Ohio, John Kasich, con il 16 per cento dei consensi. Debacle per gli uomini più graditi al partito, visto che Rubio è arrivato solo quinto con l'11 per cento dei voti e Bush galleggia a metà classifica. È andata male anche per il vincitore dell'Iowa, Ted Cruz, a dimosrazone che per i Repubblicani la corsa alle presidenziali Usa 2016 appare sempre più contorta.
La curiosità: in caso di pareggio, si prendono le carte
Cosa succede se in un seggio si riscontra un pareggio? Succede abbastanza spesso e in questi casi si usa il sorteggio. Se in Iowa il metodo preferito è la monetina, in Nevada si preferisce il mazzo di carte. E ci sono delle regole ben precise: ad esempio il mazzo deve essere mischiato 7 volte prima che il delegati dei due candidati alzino a caccia della carta più alta (si tolgono i jolly). Nel caso specifico l'asso per Hillary ha battuta il 6 di Sanders.