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Primarie Repubblicane, Romney primo anche in New Hampshire

L’ex Governatore del Massachusetts conferma il suo ruolo da favorito e vince anche il secondo appuntamento elettorale per la scelta del candidato Repubblicano alle Presidenziali Usa di novembre. Con circa il 40% dei voti Romney ha staccato i rivali Ron Paul e Jon Huntsman.
A cura di Antonio Palma
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L'ex Governatore del Massachusetts conferma il suo ruolo da favorito e vince anche il secondo appuntamento elettorale per la scelta del candidato Repubblicano alle Presidenziali Usa di novembre. Con circa il 40% dei voti Romney ha staccato i rivali Ron Paul e Jon Huntsman.

Mitt Romney ha superato anche la seconda prova delle primarie del partito Repubblicano per la scelta del candidato alle prossime Presidenziali Usa di novembre. Il candidato vincitore ha confermato il suo ruolo di favorito e dopo il successo nello Stato dell'Iowa, arrivato per pochi voti, si è preso anche il New Hampshire. Questa volta il successo è netto, con quasi il 40% dei voti Romney ha staccato i rivali Ron Paul che ha preso il 23% delle preferenze e Jon Huntsman, arrivato terzo con il 17% dei voti. Confermate dunque le previsioni della vigilia che davano l'ex Governatore del Massachusetts in netto vantaggio in uno Stato più orientato verso l'ala centrista del partito. Il risultato finale, arrivato quando in Italia era notte fonda, ha fotografato esattamente l'animo moderato degli elettori del New Hampshire anche con la buona performance dell'ex ambasciatore in Cina, Huntsman.

Grossi festeggiamenti nel quartier generale di Romney che, con la seconda vittoria, si rivela il primo candidato Repubblicano ad aver realizzato la doppietta nei primi due appuntamenti delle primarie. Ma oltre alla vittoria c'è soddisfazione per aver staccato gli avversari più ostici che gli avevano dato del filo da torcere in Iowa, in primis l'ex senatore Rick Santorum relegato nelle ultime posizioni in questa tornata elettorale. "Stasera abbiamo scritto la storia. Oggi festeggiamo, domani torniamo al lavoro" ha detto Romney nel corso nel suo discorso ai sostenitori, non risparmiando nuovi attacchi al Presidente americano Obama, alle sue politiche economiche e soprattutto alla riforma sanitaria voluta dalla Casa Bianca.

Prossimo appuntamento con le Primarie Repubblicane il 21 gennaio in Carolina del Sud, dove Romney avrà di fronte un elettorato storicamente più tradizionale e conservatore e dunque più propenso verso i candidati rivali. Il risultato finale sarà decisivo per le sorti di Romney perché potrebbe convincere definitivamente gli indecisi del partito ad appoggiarlo nella corsa a Washington, anche se i delegati assegnati sono ancora pochi e la strada è ancora tutta in salita. Dai recenti sondaggi anche se Romney risulta ancora lo sfidante più probabile di Obama, il Presidente in carica è in netta ripresa di consensi e detiene ancora il favore dell'elettorato americano.

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