Trump dice che dare i carri armati all’Ucraina porterà all’invio di bombe atomiche
"Prima i carri armati, poi le armi nucleari. Fermiamo ora questa guerra folle, è così facile da farsi". Sono le parole con le quali Donald Trump ha contestato la decisione dell'Alleanza Atlantica e dell'amministrazione Biden di destinare i tank Leopard 2 e Abrams all'esercito di Zelensky in guerra contro la Russia. Un insolito ‘appello alla pace' quello tuonato dall'ex presidente degli Stati Uniti in un post sul suo social media.
L'attacco di Trump si rivolge alla decisione degli Usa di inviare 31 carri armati Abrams. Biden ha affermato che la decisione non riguardava la lotta contro la Russia, ma la "libertà". Inoltre, il presidente degli Stati Uniti ha affermato che le forniture di carri armati non significavano "una minaccia offensiva per la Russia". L'okay del numero uno americano ai carri armati a Kiev ha poi sbloccato l'invio dei tank Leopard da parte della Germania e di altri Paesi.
"Sono i tank più potenti al mondo", ha sottolineato Biden dopo aver avuto "una lunga conversazione" con Scholz, il presidente francese Macron, il premier britannico Sunak e la premier Giorgia Meloni a rappresentare l'Italia, che il leader americano ha ringraziato per l'invio dell'artiglieria a Kiev.
Dal canto suo, lo stesso presidente USA sta valutando l'ipotesi di un viaggio in Europa il prossimo mese in coincidenza del primo anniversario dell'invasione dell'Ucraina. Lo riporta Nbc citando alcune fonti.
E proprio Trump all'indomani dell'attacco russo alla fine del febbraio 2022 disse: "Se io fossi stato presidente, questo non sarebbe accaduto". Da presidente, disse dal palco di una conferenza conservatrice a Orlando, "si deve proiettare forza all'esterno. Nessuno dei cinque peggiori presidenti della storia americana ha fatto i danni che Biden ha fatto in così breve termine. Il nostro paese ha perso la fiducia in sé stesso".