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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Prima e dopo la detenzione nel carcere di Israele: la drammatica trasformazione del prof di Gaza

“Per 45 giorni sono stato bendato e in ginocchio”, il racconto di Ibrahim Mohammad Khaleel al-Shaweesh, prigioniero palestinese arrestato nel dicembre 2023 dalle IDF. Originario di Beit Hanoun, nel nord di Gaza, afferma che le forze israeliane hanno fatto ricorso a ogni forma di tortura, tra cui l’elettroshock.
A cura di Biagio Chiariello
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"Per 45 giorni sono rimasto bendato e in ginocchio." Un insegnante palestinese di Gaza, detenuto dall'IDF, ha descritto le sofferenze patite durante la prigionia in Israele. Ibrahim Mohammad Khaleel al-Shaweesh è uno dei 183 prigionieri rilasciati sabato dalle carceri israeliane come parte dell'accordo di cessate il fuoco tra Tel Aviv e Hamas. Sostiene di aver subito vari tipi di maltrattamenti, tra cui scosse elettriche e l'impiego di cani. Racconta di essere stato bendato, ammanettato e costretto a rimanere in ginocchio per 45 giorni. La sua testimonianza è stata resa nota da Middle East Eye, giornale britannico online specializzato in Medio Oriente.

Arrestato dai soldati dell‘IDF il 10 dicembre 2023, circa due mesi dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre e la successiva invasione israeliana di Gaza, Al-Shaweesh appare irriconoscibile nelle immagini scattate prima e dopo la detenzione. Le foto mostrano la drastica perdita di peso subita durante la prigionia: il suo viso, un tempo pieno e sano, è ora scheletrico, con le guance profondamente incavate.

Parlando da un letto d'ospedale, il palestinese ha raccontato di essere stato arrestato in un rifugio per sfollati nel nord di Gaza e inizialmente trattenuto in caserma, dove sarebbe stato sottoposto a "torture indescrivibili, indescrivibili, indescrivibili", ripete in un video condiviso dal media britannico su X. "Per 45 giorni sono stato bendato e in ginocchio, nella stessa posizione. Mi hanno fatto pregare Dio Onnipotente. Bendato e ammanettato."

L'uomo, originario di Beit Hanoun, nel nord di Gaza, ha raccontato di essere stato poi trasferito nella prigione di Al-Naqab, nel deserto del Negev, in Israele, dove lui e altri detenuti sono stati sottoposti a diverse forme di tortura, tra cui l'elettroshock. Non è chiaro con quali accuse sia stato arrestato.

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Molti dei prigionieri palestinesi liberati di recente, trasportati in autobus verso la Cisgiordania e Gaza, erano in condizioni di salute precarie. Il loro rilascio è avvenuto più o meno nello stesso periodo in cui tre ostaggi israeliani, sequestrati durante gli attacchi del 7 ottobre 2023, sono stati liberati da Hamas. Anche Eli Sharabi, 52 anni, Ohad Ben Ami, 56 anni, e Or Levy, 34 anni, sono apparsi visibilmente smagriti mentre venivano condotti sul palco dai militanti dell'organizzazione palestinese nella Striscia di Gaza, prima di essere consegnati alla Croce Rossa. Successivamente, sono stati trasportati in aereo dall'IDF e ricongiunti con le loro famiglie in Israele.

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