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Prima della strage di Aurora psichiatra avvertì: “James Holmes è pericoloso”

Nel luglio del 2012 James Holmes, travestito dal “cattivo” di Batman, entrò in un cinema vicino Denver e uccise 12 persone. Per lui l’accusa chiede ora la pena di morte. Ma un mese prima dell’attacco una psichiatra parlò del killer alla polizia.
A cura di Susanna Picone
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Nel luglio del 2012 James Holmes, travestito dal “cattivo” di Batman, entrò in un cinema vicino Denver e uccise 12 persone. Per lui l’accusa chiede ora la pena di morte. Ma un mese prima dell’attacco una psichiatra parlò del killer alla polizia.

James Holmes, l’uomo che lo scorso luglio ha compiuto una strage entrando in un cinema di Aurora, aveva pensieri omicidi ed era un pericolo pubblico. Era una persona che avrebbe potuto far del male ad altri e le autorità lo avrebbero saputo già prima del folle atto compiuto in Colorado. Era stata la psichiatra che lo aveva in cura, infatti, a parlare della condizione dell’uomo che dopo qualche giorno avrebbe sparato uccidendo 12 persone e ferendone almeno 70. È quanto emerge dai documenti pubblicati nell’ambito delle udienze preliminari per la strage del cinema di Aurora. Lynne Fenton, la dottoressa che lo seguiva, aveva denunciato anche che Holmes aveva cercato di intimidirla e l’aveva minacciata.

Tutto questo appena un mese prima dei tragici fatti di Aurora. Ma dopo la sparatoria la polizia del campus dell’università del Colorado aveva detto di non aver mai avuto contatti con il ragazzo e di non aver mai ricevuto informazioni su di lui. Insomma, le denunce della psichiatra non erano state prese in considerazione. Per il killer l’accusa ha recentemente chiesto che sia condannato alla pena di morte, rigettando così la sua richiesta di dichiarazione di colpevolezza in cambio del carcere a vita.

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