Prete accusato di molestie si suicida. Christof May era il sacerdote che predicava a favore dei gay
Il direttore del seminario della diocesi di Limburg, Christof May, si è suicidato dopo essere stato accusato di molestie. La vicenda è stata ricostruita dalla agenzia cattolica KNA. Il sacerdote, che aveva studiato alla Gregoriana e aveva 49 anni, era un prelato del capitolo della cattedrale di Limburg e vicario episcopale per lo sviluppo della diocesi. Ad informarlo delle presunte accuse era stato il vescovo Georg Baetzing, presidente della Conferenza episcopale tedesca. In seguito alla conversazione, il vescovo ha sospeso il rettore dal suo ruolo che aveva dal settembre 2018. Oltre a questo gli ha tolto tutti gli incarichi al fine di poter esaminare e chiarire le accuse, in via cautelativa.
Il nome di May era salito alla ribalta due anni quando una sua predica era diventata virale avendo chiesto con forza l'apertura della Chiesa nei confronti dei divorziati risposati e delle coppie omosessuali. Nel sermone, May aveva anche criticato il fatto che le donne non abbiano ancora accesso ai ministeri ordinati.
La diocesi di Limburg ha diffuso una nota, sulla sua morte: "Un evento che colpisce tutti noi. Abbiamo perso un ministro pastorale impegnato e molto apprezzato". Il comunicato evidenzia che solo mercoledì il sacerdote e poi rettore del seminario, ha avuto un colloquio personale con Bätzing a seguito delle accuse di comportamento abusivo. “È stato ascoltato mercoledì 8 giugno, come previsto dalle relative norme della chiesa. Il vescovo Georg Bätzing lo ha poi scagionato da ogni accusa per esaminare e chiarire le accuse”, afferma la diocesi tedesca.