video suggerito
video suggerito
Guerra in Ucraina

Presto in Ucraina i primi F-16, Tricarico: “Importanti, ma ora Kiev avvii un negoziato di pace”

Il generale Leonardo Tricarico: “Quella in Ucraina è una guerra ormai dimenticata. In queste condizioni presto agli ucraini potrebbero mancare i mezzi necessari per continuare a combattere con efficacia. Di conseguenza potrebbe essere un buon momento per tutti per negoziare”.
Intervista a Generale Leonardo Tricarico
Ex Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare Italiana.
A cura di Davide Falcioni
77 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Il primo ministro olandese Mark Rutte ha annunciato che il primo aereo da combattimento F-16 donato dai Paesi Bassi all'Ucraina arriverà nel centro di addestramento in Romania entro due settimane. Anche Danimarca, Norvegia e Belgio hanno confermato che doneranno caccia a Kiev, che nel giro di qualche mese potrà quindi disporre di un'aviazione militare significativamente più moderna rispetto al passato. Gli aerei permetteranno all'Ucraina di lanciare missioni nelle regioni occupate dalla Russia, ma anche condurre operazioni di guerra elettronica. Saranno invece ancora vietare incursioni in territorio nemico, un veto imposto dalla Nato subito dopo l'invasione russa del 24 febbraio per scongiurare un allargamento del conflitto. Fanpage.it ha chiesto al generale Leonardo Tricarico, ex Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica italiana, di spiegare come verranno impiegati gli F-16 ma soprattutto quali sono le criticità connesse all'adozione di questo sistema d'arma.

Il Generale Leonardo Tricarico
Il Generale Leonardo Tricarico

Da mesi il presidente ucraino Zelensky chiede ai suoi alleati di fornirgli caccia F-16. Per quale ragione?

La supremazia degli spazi aerei è un concetto prioritario in qualsiasi conflitto. Ad oggi questo dominio non è stato conseguito né dalla Russia né dall'Ucraina, ma è comprensibile che Kiev voglia avere il controllo del proprio spazio aereo e potenzialmente proiettare delle azioni anche nel campo nemico. In questo quadro l'inserimento degli F-16 non determinerà un ribaltamento delle sorti della guerra, ma sicuramente garantirà un rafforzamento significativo delle capacità militari complessive ucraine. Ebbene, di questi caccia si parla ormai da molti mesi ma solo adesso saremmo di fronte alle prime forniture concrete.

Come ampiamente previsto tuttavia le difficoltà da superare sono ancora molte e di varia naturi. Gli USA avrebbero infatti previsto due fasi: una – la più semplice – volta a pilotare il velivolo, l'alta volta a impiegarlo concretamente sul campo. Questo è un aspetto più impegnativo, perché occorre che i piloti familiarizzino con tecnologie totalmente nuove. Saranno necessari alcuni mesi di addestramento affinché gli equipaggi di volo possano acquisire una capacità operativa reale.

Quella di inviare gli F-16 all'Ucraina è stata una decisione a lungo dibattuta tra gli alleati di Kiev. Evidentemente, infatti, la spedizione di questi velivoli è solo l'ultima "tranche" di un processo molto più lungo e critico. Ce lo spiega?

Sono almeno due le criticità che l'Ucraina dovrà affrontare. Intorno al sistema d'arma va infatti costruito un apparato logistico in grado di garantire la manutenzione degli aerei: vanno formati i tecnici, vanno reperiti i pezzi di ricambio e si deve tenere conto che ciascun F-16 ha decine di migliaia di componenti, tutti da conoscere alla perfezione. Come se non bastasse inoltre vanno adeguate le infrastrutture di volo perché gli F-16, più di ogni altro velivolo, "ingeriscono" detriti, circostanza che può comprometterne definitivamente il funzionamento del motore. Basta che una semplice vite finisca nel posto sbagliato per mettere fuori gioco l'aereo. Questo, nel concreto, significa che va adottata una cura maniacale nel mantenere levigate e pulite tutte le superfici sulle quali opera questo jet: dalle piste di volo a quelle di rullaggio, ma anche aree di parcheggio, hangar e quant'altro. Purtroppo non credo che le piste post-sovietiche siano state portate a standard "occidentali". Inoltre va pensato a un sistema di protezione degli aerei: se in tempi normali possono essere parcheggiati all'aperto, in tempi di guerra vanno dispersi e protetti da qualsiasi minaccia. Mi auguro per l'Ucraina che questo ed altri lavori propedeutici all'entrata in funzione degli F-16 siano stati fatti. Come è evidente, però, l'adozione di un sistema d'arma è qualcosa di molto più complesso di quanto si possa credere.

Immagine

Perché l'Ucraina ha chiesto proprio i caccia F-16 e non altri aerei da guerra?

Questo non glielo so dire. Dell'F-16 infatti sono state realizzate nel corso degli anni 14-15 versioni, subendo significativi aggiornamenti dalla sua nascita (negli anni '80) ad oggi. Quella che è rimasta invariata è l'aerodinamica, ma tutto il resto è cambiato soprattutto in termini di armamento e avionica. Si tratterà quindi di capire quale versione dell'F-16 verrà fornita a Kiev. Immagino, ma non ne ho certezza, che si tratti di velivoli di cui alcuni Paesi – come Paesi Bassi e Danimarca – devono sbarazzarsi per fare spazio ai più moderni F-35. Se così sarà, si tratterà di aerei aggiornati e validi che permetteranno un'ampia gamma di missioni: dalla difesa aerea alla guerra elettronica, passando per operazioni di puro attacco.

L’arrivo degli F-16 costituirà un radicale miglioramento delle capacità militari ucraine?

Con gli F-16 gli ucraini potranno colpire con precisione obiettivi nelle quattro regioni annesse dalla Russia. Non è poco: si tratta di un significativo, ma non radicale, miglioramento delle capacità operative di Kiev. Bisognerà però capire se a Zelensky verranno imposti i consueti e per me incomprensibili limiti operativi: credo che ancora una volta gli verrà chiesto di non penetrare neppure limitatamente in territorio russo. Stati Uniti e altri Paesi donatori di F-16 potrebbero pretendere che le operazioni di Kiev si limitino al territorio ucraino e a quello occupato dai russi.

Dopo il fallimento della controffensiva d’estate, e di fronte a un evidente calo di attenzione per quella guerra, cosa prevede farà l’Ucraina nei prossimi mesi?

Fare previsioni in questo periodo storico è azzardato perché la situazione è diventata pressoché ingovernabile a livello regionale. Spero comunque che il combinato di elezioni presidenziali negli Stati Uniti, elezioni in Russia e disattenzione dell'opinione pubblica inducano Kiev e Mosca a più miti consigli. Quella in Ucraina è una guerra ormai dimenticata: i media non ne parlano più e le opinioni pubbliche occidentali sono pressoché disinteressate alla luce degli eventi in Medio Oriente. In queste condizioni presto agli ucraini potrebbero mancare i mezzi necessari per continuare a combattere con efficacia. Di conseguenza potrebbe essere un buon momento per tutti per negoziare. La guerra potrebbe rimanere "congelata" alle posizioni di oggi, oppure potrebbe finalmente essere avviato un dialogo di pace in tempi abbastanza contenuti.

77 CONDIVISIONI
4349 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views