Presidenziali Cile: vince la socialista Bachelet, ma si va al ballottaggio
La candidata socialista Michelle Bachelet, già presidente in Cile dal 2006 al 2010, ha vinto il primo turno delle presidenziali ma non è riuscita a evitare di andare al ballottaggio. Bachelet, infatti, ha ottenuto il 46.8% dei consensi rimanendo così al di sotto della soglia del 50%. Per questo il prossimo 15 dicembre ci sarà un ballottaggio rigorosamente in rosa: la socialista dovrà affrontare la candidata del centrodestra Evelyn Matthei, che ha ottenuto al primo turno il 25.1% dei voti. Il socialista indipendente Bewerber Marco Enriquez Onimani è arrivato terzo con l'11% dei voti e il populista Franco Parisi quarto con il 10,1%. Il ballottaggio del 15 dicembre sarà un duello fra le figlie di due generali divisi dalla dittatura di Pinochet: Alberto Bachelet, rimasto fedele al governo di Salvador Allende, fu arrestato il giorno del golpe e morì in carcere, mentre Fernando Mathhei fu ministro della Salute nella giunta militare.
“Sapevamo che era una sfida complessa e difficile – ha affermato Bachelet – e abbiamo fatto uno sforzo enorme. Da questa sera lavoreremo per ottenere nel secondo turno una vittoria decisiva per l'attuazione del nostro programma”. Anche Matthei si è mostrata fiduciosa: “Possiamo farcela, cominceremo da subito, non c'è un minuto da perdere. E vinceremo”. La candidata del centrodestra ha così lanciato un appello ai moderati: “Ci sono grandi differenze con la sinistra e saranno visibili nei prossimi 30 giorni. Loro dicono che bisogna distruggere tutto e partire da zero con una nuova Costituzione… Noi crediamo che siamo riusciti a costruire un Paese solido, che bisogna migliorare”. Oltre che per le presidenziali, i cileni hanno votato anche per rinnovare tutta la Camera dei deputati e la metà dei seggi del Senato.