Predicatore televisivo condannato a 8mila anni di carcere: è successo in Turchia

Un tribunale di Istanbul ha condannato un noto predicatore televisivo che amava circondarsi di donne svestite – che chiamava "gattine" – a 8.658 anni di carcere.
La sentenza è stata emessa nei confronti di Adnan Oktar, che i giudici hanno descritto come il "leader di una setta" ultra conservatrice. Nei programmi televisivi che conduceva, infatti, sosteneva tesi legate al creazionismo. Non è però per quello che è finito nei guai: è stato infatti condannato per violenza sessuale e abuso di minori.
Oktar, 66 anni, dirigeva un programma televisivo personale dal quale pronunciava costantemente sermoni religiosi. Feroce oppositore della teoria dell'evoluzione, il predicatore era ancora convinto che il mondo e la vita sulla terra fossero l'effetto di un intervento divino. Le sue farneticazioni sono state riportate anche in alcuni libri, opere che naturalmente nessuno, nella comunità scientifica, ha mai preso sul serio.
Oktar e centinaia di suoi seguaci sono stati arrestati nel 2018 a causa di una lunga serie di accuse, tra le quali quelle di gestire un'organizzazione criminale, aver compiuto reati fiscali, abusi sessuali e violazione delle severe leggi antiterrorismo turche.
Durante il suo arresto, Oktar ha detto ai giornalisti che le accuse mosse contro di lui erano "menzogne" orchestrate "dal deep state britannico", un argomento di cui aveva spesso parlato in passato.
Nel gennaio dello scorso anno il 66enne era già stato condannato per 10 altre accuse, tra le quali quella di guidare una banda criminale, di essere coinvolto in un'operazione di spionaggio politico e militare, oltre ad abusi sessuali sui minori, stupri e minacce.
Il predicatore è stato anche accusato di presunti legami con il religioso in esilio Fethullah Gulen, che il governo turco accusa di aver architettato un fallito colpo di stato militare nel 2016 in cui sono morte 251 persone.