Polonia, nel mirino le leggi sull’aborto: il governo vuole il divieto totale
![Immagine](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/2016/04/aborto-polonia-manifestazione.jpg)
In Polonia le leggi sull’aborto sono già tra le più restrittive in Europa ma per i politici locali non basta più: il governo vuole infatti arrivare al divieto totale e assoluto dell’interruzione di gravidanza in nome della morale cattolica. Secondo la maggioranza la difesa del nascituro è da tutelare sempre e farlo con le leggi attuali sarebbe impossibile. Attualmente, grazie a delle leggi del 1993, la Polonia riconosce il diritto d’abortire solo se la gravidanza è causata da uno stupro, se il feto ha malformazioni gravissime, o se gravidanza e parto mettono in pericolo la sopravvivenza della madre. Hanno detto di essere a favore del divieto totale d’aborto sia la primo ministro Beata Szydlo che il leader storico della maggioranza Jaroslaw Kaczynski.
“Restaurare il primato dei valori cristiani di difesa della vita” – Il PiS (Prawo i Sprawiedlywosc, Diritto e Giustizia, nazionalconservatore e cattolico-integralista) dispone di una maggioranza al Sejm, la decisiva Camera bassa. “Dobbiamo e vogliamo restaurare il primato dei valori cristiani di difesa della vita, e distanziarci dal comodo mainstream dell’Europa secolarizzata”, così gli esponenti e i portavoce del governo. Secondo le organizzazioni femminili e le ong per i diritti umani un divieto totale d’aborto colpirà soprattutto le donne che affrontano difficoltà particolarmente gravi e spingerà sempre più persone a spendere per un viaggio all’estero, in Paesi dove le leggi sull’interruzione di gravidanza sono meno restrittive che in Polonia.