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Polonia, F-35 italiani intercettano due jet Su-30 russi sullo spazio aereo Nato

I caccia F-35 dell’Aeronautica militare italiana hanno respinto due aerei da guerra russi verso Kaliningrad: i velivoli si stavano avvicinando allo spazio aereo Nato.
A cura di Davide Falcioni
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I caccia F-35 dell'Aeronautica militare italiana, impegnati ad assicurare la sicurezza dello spazio aereo nei Paesi della Nato, hanno intercettato e respinto due aerei da guerra russi. L'episodio si è verificato il 21 settembre, quando i jet dell'Aeronautica Militare, schierati nella base aerea polacca di Malbork, sono decollati per un "alfa scramble" (missione per l'identificazione di aerei non identificati) allo scopo di intercettare i due velivoli poi rivelatisi provenienti dalla Russia e penetrati nello spazio aereo dell'Alleanza Atlantica.

Stando a quanto accertato i caccia russi dopo essersi alzati in volo avevano disattivato i transponder (segnalatori di posizione), salendo in quota, oltrepassando i "corridoi" degli aerei di linea, e scendendo poi verso le acque internazionali del Mar Baltico, sul filo dei due Mach (due volte la velocità del suono). L'operazione dei jet di Mosca non è però sfuggita agli addetti al controllo aereo della Nato. Lo scramble è stato ordinato dal centro di operazioni aeree di Uedem in Germania, l'ente di controllo dell'Allenza Atlantica che ha il compito di vigilare su tutte le tracce radar i velivoli sospetti che si avvicinino o che tentino di entrare nello spazio aereo Nato senza le necessarie autorizzazioni.

Il "faccia a faccia" è avvenuto sul Mar Baltico, a 12mila metri di quota: i due cacciabombardieri italiani F-35A hanno raggiunto i due Su-30 russi che si erano avvicinati, senza avvertire, ai limiti dei confini con la Polonia. I russi sono quindi tornati indietro, allontanandosi dalla frontiera polacca e dirigendosi verso Kaliningrad.

Non è la prima volta che si verifica un episodio del genere. Lo scorso 5 luglio, la Royal Air Force britannica (Raf) aveva reso noto che i suoi Eurofighter Typhoon in Estonia, presenti in loco come parte di una missione Nato in corso per proteggere i confini dell'Alleanza, erano stati mobilitati per intercettare un aereo Tu-214 dell'aeronautica russa scortato da due jet Flanker Su-30M. Gli aerei russi stavano viaggiando tra la Russia continentale e l'oblast di Kaliningrad, sfiorando lo spazio aereo dell'Alleanza atlantica e, soprattutto, senza essersi messi in contatto con le agenzie regionali di controllo dello spazio aereo. Da qui la risposta di monitoraggio della forza britannica, per scongiurare che la manovra azzardata di Mosca potesse generare un incidente con esiti impossibili da prevedere.

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