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“Polonia e Germania unite in nome dell’economia e del progresso”

E’ la proposta di Lech Walesa, storico fondatore di Solidarność, la prima organizzazione sindacale indipendente del blocco sovietico.”Domani non ci sarà alcuna divisione in Europa e in Asia”, ha detto.”Tutto sarà unito. Le aziende saranno unite. E’ un processo inevitabile”.
A cura di B. C.
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Germania e Polonia unite, in un unico Paese, in nome dell'economia. Una richiesta singolare quella formulata da Lech Walesa, una delle figure chiave nella scomparsa della Guerra Fredda. L'ex leader del sindacato Solidarnosc ha scioccato i suoi connazionali polacchi, chiedendo l'erosione dei confini tra i due Paesi. "Abbiamo bisogno di espandere la cooperazione economica per rendere Polonia e Germania un unico grande stato dell'Europa", ha detto Walesa, tra i più strenui oppositori dell'egemonia sovietica in Europa orientale, Premio Nobel per la Pace nel 1983, il cui storico sciopero nei cantieri navali di Danzica ha inaugurato una nuova era per la libertà e la democrazia. Riaffermare i vecchi confini non ha più importanza, secondo Walesa: "C'è bisogno di un ampliamento delle strutture geografiche , mentre l'economia e la democrazia dovrebbero essere modificate". Quella di Walesa è una visione quasi utopica di un mondo senza frontiere: "Domani non ci sarà alcuna divisione in Europa e in Asia", ha detto. "Questi sono vecchi concetti che rimarrebbero solo sulle mappe . Tutto sarà unito. Le aziende saranno unite. E' un processo di strutture in crescita inevitabile col progresso tecnologico".

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