Poliziotto gioca 17 ore ai videogiochi mentre è in servizio: punito con la riduzione dello stipendio
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Un agente di polizia 40enne è finito nei guai per aver giocato ai videogiochi mentre era in servizio. Lo strano episodio, che risalirebbe al mese scorso, è avvenuto in Giappone. L'uomo lavora in una stazione di polizia della città di Tenri, nella prefettura nipponica di Nara, situata nella regione di Kansai e sull'isola di Honshū.
Secondo quanto viene riportato dal quotidiano giapponese in lingua inglese The Japan News, il poliziotto protagonista di questa storia, dopo essere stato scoperto, è stato ammonito ufficialmente dal direttore del dipartimento per aver trascorso in più occasioni e per diverse ore attaccato alla sua Nintendo Switch.
L'agente infatti avrebbe giocato ai videogiochi per un totale complessivo di 17 ore, in un periodo compreso tra il mese di novembre e quello di febbraio, mentre si trovava in servizio all'interno del commissariato di polizia in cui è impiegato.
Secondo quanto è stato ricostruito e successivamente riferito dalle autorità della prefettura, il poliziotto colpevole della grave negligenza sul posto di lavoro avrebbe collegato il dispositivo di gioco personale alla televisione presente nella sala relax della stazione di polizia.
La console Nintendo è stata trovata ancora connessa alla tv del commissariato durante un'ispezione a sorpresa, organizzata lo scorso febbraio. Proprio in quest'occasione i superiori si sarebbero quindi accorti dell'infrazione del dipendente.
Il poliziotto, non potendo negare l'evidenza, si è trovato costretto ad ammettere le sue responsabilità, ma si è anche giustificato dicendo di aver giocato "solamente in momenti in cui non si erano verificati molti incidenti".
Oltre all'ammonimento ufficiale, le autorità della prefettura hanno deciso anche di ridurre lo stipendio dell'agente, decurtando il denaro corrispondente a quello che avrebbe guadagnato durante le ore passate a videogiocare.