Polizia sfonda una porta di una galleria d’arte per salvare una donna svenuta: era un manichino
Una donna accasciata su un tavolo, sembra priva di sensi. La polizia sfonda le porte di una galleria d'arte per salvarla. Ma poi si è accorge che era fatta di nastro adesivo e gommapiuma. La persona che stavano cercando di salvare era infatti un'installazione artistica intitolata "Kristina" in mostra alla galleria londinese Laz Emporium.
L'opera è stata commissionata da Steve Lazarides, ex agente di Banksy. È stato lui stesso a spiegare quanto accaduto la sera del 25 novembre: "Hannah, che quel giorno stava lavorando nella galleria, aveva appena chiuso a chiave ed era salita di sopra per prepararsi una tazza di tè. È scesa e ha trovato la porta fuori dai cardini e due agenti confusi!". La polizia metropolitana di Londra stava infatti rispondendo a una chiamata d'emergenza su una "persona in pericolo" alla galleria d'arte.
"Gli agenti hanno forzato l'ingresso all'indirizzo della segnalazione, dove hanno scoperto che la persona era in realtà un manichino", ha detto un portavoce della polizia ad Artnet News.
L'installazione consta di una donna con addosso scarpe da ginnastica e una felpa con cappuccio gialla, accasciata a faccia in avanti in una scodella di zuppa, i capelli biondi a nasconderle il viso. La scultura è dell'artista americano Mark Jenkins ed è basata sulle sembianze della sorella del signor Lazarides.
Secondo quanto riportano i media americani, non è la prima volta che l'installazione, che si trova vicino ad una finestra della galleria Laz Emporium, causa problemi. A ottobre, i paramedici sono stati chiamati per "assistere" la donna, ha riferito Artnet News.
