Pistorius, via dal sito il banner della Nike: “Io sono la pallottola in canna”
La tragedia di Oscar Pistorius, un atleta che per la sua storia personale risulta essere uno degli sportivi più conosciuti al mondo, ha avuto molte conseguenze sugli sponsor che, nelle ore successive all’omicidio dell’ex modella Reeva Steenkamp, si sono dileguati. La polizia non ha creduto alla versione di Pistorius secondo cui avrebbe ucciso la fidanzata per un tragico errore e, in tribunale, l’atleta paralimpico tra le lacrime oggi è stato formalmente accusato di omicidio e il suo arresto è stato convalidato. Ma prima che si arrivasse all’udienza odierna i suoi sponsor erano già scomparsi. Tutti evidentemente convinti, come la polizia, che quell’omicidio non può essere stato un incidente. Una tv via cavo sudafricana ha subito deciso di ritirare la campagna di spot pubblicitari per la copertura degli Oscar con il volto del campione, poi anche sul sito web di Pistorius sono arrivate delle “modifiche”.
Il banner della Nike rimosso dal sito –La Nike, infatti, ha rimosso un banner che compariva accanto all’immagine di Pistorius e che riportava uno slogan che letto all’indomani dell’omicidio risulta particolarmente infelice: “I am the bullet in the chamber" (io sono la pallottola in canna). Nell’immagine Oscar Pistorius è in pista, ai blocchi di partenza. Un portavoce della Nike ha fatto riferimento “a una storia molto spiacevole e ancora oggetto di indagine”. E l’immagine di colui che fino alla notte scorsa era considerato una vera e propria icona dello sport (Pistorius è il primo atleta biamputato che ha partecipato a una olimpiade di normodotati) è ormai stata distrutta anche dalla stampa. Molti giornali, stamane, titolavano trasformando il soprannome di Pistorius che da “Blade runner” è diventato “Blade gunner”.