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Pistorius: “Sento l’odore del sangue di Reeva sulle mie mani, provo odio per me stesso”

Così Oscar Pistorius parla della morte della fidanzata, la modella Reeva Steenkamp, nella sua prima intervista televisiva dopo l’omicidio, avvenuto il giorno di San Valentino del 2013. “”A volte penso di non avere più il diritto di vivere dopo aver tolto la vita ad una persona”, racconta l’ex atleta paraolimpico, condannato a sei anni di reclusione.
A cura di C. T.
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"Ho tolto la vita a Reeva e devo convivere con questo. Sento l'odore del sangue, sento il calore sulle mie mani. Capisco il dolore di chi l'amava e sente la sua mancanza, ma io provo lo stesso dolore e lo stesso odio per me stesso. Anch'io faccio fatica a capire tutto questo, mi guardo indietro e mi chiedo com'è successo?, com'è potuto succedere?". Così Oscar Pistorius parla della morte della fidanzata, la modella Reeva Steenkamp, nella sua prima intervista televisiva dopo l'omicidio, avvenuto il giorno di San Valentino del 2013.

"A volte penso di non avere più il diritto di vivere dopo aver tolto la vita ad una persona", racconta l'ex atleta paraolimpico, secondo cui "la cosa più dura è fare i conti con l'accusa di omicidio volontario. Se mi venisse offerta un'opportunità per redimermi mi piacerebbe aiutare i meno fortunati come ho fatto in passato. Mi piace credere che se Reeva veglia su di me vorrebbe che io facessi quella vita".

Nel corso dell'intervista viene ripercorsa in maniera dettagliata la storia dell'omicidio della modella. Per la morte di Reeva, Pistorius è stato condannato a sei anni di carcere per omicidio volontario. Si trova recluso nel penitenziario sudafricano Kgosi Mampuru II. Dopo un tentativo di suicidio, si trova in isolamento e sotto stretta sorveglianza.

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