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Pistorius, rissa in discoteca. L’amico: “Mi ha dato un pugno, era ubriaco”

L’atleta sudafricano avrebbe picchiato Jared Mortimer, un uomo d’affari che frequentava prima dell’omicidio della fidanzata Reeva Steenkamp. Ma la versione dell’atleta sudafricano è diversa.
A cura di Biagio Chiariello
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Ancora guai per Oscar Pistorius. L’atleta paraolimpico, in attesa di giudizio per la morte della fidanzata Reeva Steenkamp, è stato protagonista di una lite in un night club di Johannesburg. Pistorius, secondo le prime ricostruzioni riportate sul sito web sudafricano The Juice, sarebbe venuto alle mani con Jared Mortimer, uno degli amici che ‘Blade Runner’ era solito frequentare prima dell’omicidio della donna, avvenuta nella sua casa di Pretoria il 14 febbraio dello scorso anno. Pistorius avrebbe fatto commenti denigratori contro gli amici dell’uomo. Un episodio confermato anche dalla portavoce del 27enne sudafricano, che però da’ una versione differente. "Oscar si trovava nel privé del locale insieme a suo cugino – ha commentato Anneliese Burgess, media manager della famiglia Pistorius – quando il signor Mortimer ha iniziato ad offenderlo su argomenti relativi il processo". A quel punto l’atleta avrebbe chiesto di "essere lasciato in pace".

La presunta aggressione di Pistorius nei confronti dell'amico

Mortimer sostiene invece che Pistorius – visibilmente alticcio – avrebbe iniziato ad insultarlo perché si sarebbe rifiutato di testimoniare in sua difesa al processo, vicino alla conclusione.  "Ecco l'infame Mortimer, un altro di quelli che mi hanno voltato le spalle", gli avrebbe detto, facendo riferimento ad altre persone che non hanno voluto fare da test a suo favore al procedimento giudiziario. Mi ha tirato un cazzotto in pieno petto e mi ha preso per il collo – ha confessato Mortimer – iniziando a dirmi che non sarei mai stato alla sua altezza".  Resta quindi da capire chi ha ragione. Se l’amico o Pistorius che, nel frattempo, ha ricominciato a utilizzare il proprio profilo Twitter per pubblicare salmi della Bibbia e sue foto con bambini disabili. Le reazioni non sono mancate. In molti gli hanno chiesto di smettere di pubblicare post “e sperare di non essere riconosciuto colpevole”.

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