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“Pistorius rischia la vita in carcere”, l’atleta minacciato da gang sudafricane

Continua il processo a Pretoria nei confronti di Oscar Pistorius, già riconosciuto colpevole di omicidio colposo per aver ucciso la fidanzata Reeva Steenkamp. La decisione del giudice su come l’atleta dovrà scontare la condanna potrebbe arrivare domani.
A cura di Susanna Picone
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Si sta svolgendo in questi giorni in Sudafrica il processo per stabilire la pena di Oscar Pistorius, l’ex atleta che il 14 febbraio del 2013 ha ucciso la fidanzata Reeva Steenkamp. Pistorius, già giudicato colpevole di omicidio colposo, è in attesa di capire quale sarà la sua condanna, e come questa dovrà essere scontata. E in questi giorni la difesa dell’atleta sta cercando di convincere il giudice che Pistorius non può andare in galera perché, essendo disabile, più vulnerabile. Secondo la difesa, l’atleta in carcere potrebbe essere vittima di uno stupro di gruppo e non solo. Nel quarto giorno consecutivo di udienza, gli avvocati di Oscar Pistorius hanno affermato in aula che il condannato sarebbe stato vittima di minacce dal carcere. Secondo i legali di Pistorius, in particolare, la gang che gestisce il carcere, i “26’s”, attraverso il loro “generale” Khalil Subjee, avrebbero già minacciato duramente il campione paralimpico che dunque correrebbe dei pericoli se dovesse finire nelle celle di Pretoria. Pistorius, secondo la difesa, sarebbe preso di mira dagli altri detenuti e la sua disabilità costituirebbe un'ulteriore minaccia alla sua persona.

Famiglia Reeva Steenkamp: “Pistorius paghi per ciò che ha fatto”

Nel corso dell’udienza odierna, una cugina di Reeva Steenkamp ha chiesto che Pistorius paghi per quello che ha fatto. Con la voce tremante Kim Martin ha dichiarato di temere molto Pistorius e di non credere che le scuse avanzate per avere ammazzato la fidanzata fossero sincere. “Pistorius deve pagare per ciò che ha fatto, per avere preso la vita di Reeva, per ciò che ha fatto a mio zio, a mia zia e al resto della famiglia”, ha dichiarato la donna che ha sottolineato anche che la famiglia della modella non cerca vendetta, ma chiede che chi uccide una persona dietro una porta, disarmata e inoffensiva, riceva la giusta punizione. A Pretoria il giudice sta ascoltando da lunedì i teste del processo Pistorius per decidere come l’atleta dovrà scontare la sua pena. La decisione potrebbe arrivare domani.

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