Pistorius al processo non guarda le foto del bagno pieno del sangue di Reeva
Dopo 25 giorni di udienze, a volte anche drammatiche, il processo a Oscar Pistorius si è interrotto ieri per riprendere il prossimo 5 maggio con le battute finali. Nel corso dell'ultimo dibattimento, però, c'è stato tempo per un altro botta e riposta tra accusa e difesa sull'esatta dinamica di quanto accaduto nella notte del 14 febbraio 2013, quando Reeva Steenkamp fu uccisa in bagno dal suo fidanzato. Infatti, come è emerso dal processo, Pistorius ha sicuramente ucciso la sua ex fidanzata anche se resta da stabilire se volontariamente come sostiene il procuratore Gerrie Nel o per un errore, uno scambio di persona, come sostengono gli avvocati dell'ex atleta sudafricano. Nel corso dell'ultima udienza in tribunale, Pistorius non ha retto ad alcune immagini del bagno della sua casa scattate quella terribile notte dalla polizia intervenuta sul posto. Quando i giudici hanno fatto vedere le foto del bagno completamente sporco del sangue di Reeva, Pistorius si è coperto gli occhi nascondendosi la faccia tra le mani e rannicchiandosi sotto il banco degli imputati.
L'immagine mostra una pozza scura di sangue di Reeva Steenkamp intorno alla base del wc e altro sangue nella tazza. Diversi schizzi di sangue poi sono presenti su varie parti del pavimento mischiati a quelli che sembrano essere frammenti di legno e metallo della porta. La foto è stata fatta vedere durante il controinterrogatorio dell'esperto forense della difesa per smontare la ricostruzione degli eventi all'interno del bagno quando Reeva è stata colpito da tre proiettili calibro 9 partiti della pistola di Pistorius. L'interrogatorio è andato a tutto vantaggio dell'accusa visto che l'esperto si è contraddetto più volte incalzato dalle domande del procuratore.