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Pistorius monitorato in cella: “Potrebbe tentare il suicidio”

Dopo la formalizzazione dell’accusa per omicidio premeditato, le autorità sudafricane temono per la salute mentale dell’atleta sudafricano. Nel caso in cui venisse condannato Pistorius rischia una pena di 25 anni di reclusione.
A cura di Biagio Chiariello
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Oscar Pistorius in lacrime

Sono stati intensificati i controlli in cella su Oscar Pistorius, accusato dell’omicidio della fidanzata Reeva Steenkamp nella notte tra il 13 e il 14 febbraio. Il timore è che l'atleta paraolimpico sudafricano possa tentare l'insano gesto, come riporta il tabloid britannico Sun, che dedica un lungo articolo alla vicenda. Nell'udienza di ieri, Pistorius è stato formalmente incriminato per l’omicidio della 30enne top-model. E nell'aula di tribunale è scoppiato in un pianto a dirotto. Nel momento in cui il procuratore Gerrie Nel ha comunicato l'intenzione di avanzare la tesi dell’omicidio premeditato, "Blade Runner" ha tuffato la testa tra le mani. Da parte sua, continua a negare l'accusa, adducendo di aver sparato alla fidanzata dopo averla scambiata per un ladro. Gli inquirenti però non ci credono. Anche perché i vicini hanno raccontato di aver udito voci ed urla, quella notte, seguite più tardi da 4 colpi d’arma da fuoco. Se riconosciuto colpevole, Pistorius trascorrerà almeno 25 anni dietro le sbarre. Forse anche per questo motivo, come aggiunge il Sun, chi ha avuto modo di fargli visita in queste ore l’ha visto molto debilitato e stanco. Il tabloid britannico specifica inoltre che Pistorius sarebbe stato rinchiuso in una cella di polizia con "criminali e ladruncoli" dopo la formalizzazione della sua incriminazione. Si teme dunque che la sua salute mentale possa peggiorare, portandolo a compiere gesti estremi.

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