Pistorius in Aula: “Io e Reeva programmavamo un futuro insieme”
Seconda giornata in Aula oggi per Oscar Pistorius che è tornato a testimoniare tra il banco degli imputati nel tribunale di Pretoria dove è accusato dell'omicidio della sua ex ragazza Reeva Steenkamp. Dopo che ieri si era scusato in Aula per quanto accaduto ribadendo che voleva solo difendere Reeva dall'intrusione di quello che credeva un ladro, oggi Pistorius ha letto una serie di messaggi telefonici inviati dall'ex modella meno di tre settimane prima che venisse uccisa in casa dall'atleta sudafricano. Pistorius in lacrime e con voce tremante ha ricordato che avevano attraversato un momento difficile del loro rapporto, ma che lo avevano superato e stavano pensando di trasferirsi in una nuova abitazione per un nuovo inizio insieme quando avvenne il tragico episodio. "Io e Reeva programmavamo un futuro insieme" ha spiegato alla Corte di Pretoria l'ex campione olimpico e paralimpico, ribadendo: "Avevamo iniziato a parlare del futuro con Reeva, immaginavamo davvero il futuro insieme e avevamo discusso l'acquisto di un appartamento a Johannesburg".
Reeva si lamentava – Pistorius ha ammesso che Reeva di lamentava per il suo comportamento spesso insicuro e geloso, come del resto testimoniano alcuni messaggi letti in Aula, ma ha ricordato anche i suoi messaggi di scuse per i comportamenti. L'ex atleta accusato di omicidio volontario in sostanza ha ribadito la sua versione dei fatti confemando che quella drammatica notte di San Valentino del 2013 scambiò Reeva per un ladro rinchiuso nel bagno di casa e fece fuoco con la sua pistola uccidendo la ragazza.