video suggerito
video suggerito

Piotr, giornalista della TV polacca: “Qui donne e bambini ucraini affamati dopo giorni di cammino”

Il racconto a Fanpage.it di Piotr Kuśmierzak, giornalista polacco al confine con l’Ucraina: “Orgoglioso del mio popolo. Stiamo dando una mano agli sfollati ucraini, già oltre 400mila in tutto il Paese. Ci sono molte donne e bambini che hanno fame e sono stanchi”.
A cura di Ida Artiaco
144 CONDIVISIONI
Immagine

"Ogni giorno parlo con loro. Sono per la maggior parte donne e bambini, che hanno aspettato 50 ore al confine, senza cibo e senza vestiti, spesso con una sola borsa con i documenti e nient'altro. Ma noi li abbiamo aiutati". Piotr Kuśmierzak è un giornalista di Polsat News, il primo canale televisivo privato polacco, che tutti i giorni si trova al confine con l'Ucraina, da cui stanno scappando centinaia di migliaia di persone. Secondo il governo di Varsavia, sono oltre 400mila gli sfollati che sono già entrati nel Paese, il quale sta offrendo loro un aiuto concreto contro la fame e il freddo. La situazione è particolarmente difficile a Lublino, città di oltre 300mila abitanti a soli 20 chilometri dal confine ucraino, che si affaccia sul fiume Bystrzyca. Qui sono stati creati una serie di punti di aiuto (help point) per venire incontro alle esigenze dei rifugiati, che in molti casi vengono accolti dalle famiglie del posto nelle proprie case, dando prova di grande solidarietà.

Piotr Kuśmierzak Polsat
Piotr Kuśmierzak di Polsat News.

"Sono molto orgoglioso dei polacchi e di come stiano rispondendo adesso a questa emergenza, in un momento in cui la guerra è così vicina ai nostri confini – ha detto a Fanpage.it -. Dal primo giorno del conflitto noi siamo con gli ucraini. E queste non sono solo parole. Tutti i giorni sono al confine con altri giornalisti. Ci sono persone che piangono, che soffrono, che hanno paura, vediamo donne con bambini, che hanno fame e freddo e non hanno nessun posto dove andare. Possiamo solo immaginare la situazione in cui si trovano. Qui non ci sono le loro famiglie e amici. E noi gli diciamo: eccoci, siamo pronti ad aiutarvi, qui siete al sicuro, potete contare su di noi. Credo sia incredibile che in questo momento così difficile tutti vogliamo dare una mano agli ucraini. I miei amici, i miei vicini fino al governo locale, ai vigili del fuoco e alla polizia, davvero tutti stanno aiutando i rifugiati. Ci sono alcuni punti di aiuto vicino i confini a cui stiamo mandando cibo, vestiti, medicine".

Immagine

Ma l'aiuto dei polacchi va oltre i centri di accoglienza: "Molti polacchi – ci ha raccontato ancora – stanno ospitando intere famiglie ucraine nelle proprie case, stanno usando le loro macchine per andare al confine a prendere gli sfollati e portarli da noi. Molti di loro ci arrivano a piedi e non sanno cosa fare. Fino a due giorni fa le persone che volevano arrivare in Polonia dovevano stare fino a 50 ore al confine. Madri e bambini che piangono, che dormono a terra perchè sono stanchi. Ogni giorno vediamo la tragedia degli ucraini, hanno fame, sono stanchi, hanno bisogno di cibo e vestiti. Non hanno niente. Hanno lasciato tutto dove c'è la guerra, ma assicurano che torneranno quando tutto sarà finito".

Photo credit: Ewa Pajuro.
Photo credit: Ewa Pajuro.

Un occhio di riguardo è dato ai più piccoli. "Il governo locale sta cercando posto negli asili per i bimbi ucraini, mentre nei punti di accoglienza ci sono molti animatori che giocano con loro per far dimenticare la guerra. Questo aiuto è per tutti, anche i ristoratori stanno dando a queste persone cibo gratis e semplici cittadini li stanno ospitando nelle proprie case. Questo è un grande test di solidarietà per la Polonia e sono sicuro che stiamo superando questo esame nel migliore dei modi", ha concluso.

Photo credit: Ewa Pajuro.
Photo credit: Ewa Pajuro.
144 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views