Pilota assume funghi psichedelici e spegne i motori dell’aereo in volo: su di lui 84 capi d’accusa
Su Joseph Emerson, pilota dell'Alaska Airlines, gravano accuse pesantissime. L'uomo il 22 ottobre scorso ha tentato di spegnere i motori di un aereo passeggeri durante il volo diretto da Everett a San Francisco. Per questo è stato incriminato dal tribunale dell'Oregon per 84 capi di imputazione. L'aereo è stato costretto a un atterraggio di emergenza a Portland, in Oregon: l'equipaggio è riuscito a evitare il peggio e a calmare i passeggeri.
Il gesto di Emerson ha messo in pericolo tutti i presenti, ma il grand jury ha scelto di non procedere per tentato omicidio. La difesa di Emerson, infatti, ha dimostrato che non c'era alcun intento criminale, non c'era la volontà di uccidere, pur avendo incautamente messo a repentaglio la vita delle persone su quell'aereo. "Il capitano pensava di essere in un sogno" hanno detto i suoi avvocati in una nota diffusa dalla CNN. I capi di accusa, quindi, sono 84 in totale: 83 per "pericolo sconsiderato" (uno per ogni persona a bordo del velivolo al momento dei fatti) e un altro per aver messo in pericolo un aereo.
Secondo una dichiarazione depositata sotto giuramento, Emerson swtesso ha ammesso di aver consumato funghi allucinogeni circa 48 ore prima dell'incidente. Dunque, mentre era al comando del velivolo, credeva invece di essere altrove e di non trovarsi realmente e fisicamente in cabina.
Il 44enne ha detto al New York Times di essere reduce da una forte depressione, cominciata con la morte di un caro amico nel 2018. Ha detto di aver avuto a che fare con molti pensieri disturbanti e il costante pensiero della morte. Questa condizione, unita agli attacchi di panico avuti a bordo e agli stupefacenti assunti, lo avrebbero indotto in una sorta di condizione onirica, uno stadio confusionale sfociato nel distacco dalla realtà.
In difesa del pilota si è espressa anche la moglie, la quale si è detta certa che lui mai avrebbe fatto del male o messo intenzionalmente in pericolo qualcuno. L'uomo sarà comunque chiamato in giudizio il 7 dicembre per rispondere delle accuse mosse nei suoi confronti.
"Non so se potrò mai più volare su un aereo" ha confidato Emerson al Times.