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New York, picchiato in chiesa dai genitori fino alla morte perché confessasse i suoi peccati

L’accusa nei confronti dei genitori di un 19enne morto a seguito di percosse a New Hartford, nello stato di New York.
A cura di A. P.
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Avrebbero picchiato fino alla morte il figlio di 19 anni in chiesa nella speranza che confessasse i propri peccati e chiedesse perdono. Questa la pesante accusa nei confronti di due genitori statunitensi arrestati insieme ad altre quattro persone accusate di aver preso parte al pestaggio avvenuto lunedì a New Hartford, nello stato di New York, nella chiesa cristiana evangelica «Word of Life». Bruce e Deborah Leonard, 65 e 59 anni, sono stati accusati di omicidio colposo di primo grado per la morte del figlio 19enne, Lucas Leonard, e per il ferimento del fratello 17enne Christopher, anche lui costretto a subire il pestaggio collettivo in chiesa. Secondo il capo della polizia locale, i due ragazzi, durante un consultorio familiare in chiesa con un gruppo di altri fedeli, sarebbero stati accusati di aver peccato e nel tentativo di farli confessare sarebbe partito il pestaggio collettivo.

Oltre alla madre e al padre dei due ragazzi, in manette sono finiti la sorella 33enne delle due vittime, e altre tre membri della congregazione, due 26enni e una 54enne. A Far scattare l'intervento della polizia la denuncia dell'ospedale dove i genitori avevano portato il 19 enne in fin di vita dopo essere stato percosso. Secondo i medici infatti il racconto dei due non coincideva con le ferite riscontrate sul corpo del 19enne. La polizia così ha fatto subito irruzione nell'edificio di culto trovando il fratello del 19enne ferito e arrestando i presenti. Il 17enne è stato ricoverato in gravi condizioni. Le indagini comunque proseguono e non è escluso che altre persone vengano arrestate nelle prossime ore.

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