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Picchiata a scuola da 12 bulli più grandi di lei: bimba di 8 anni in ospedale

La bimba spagnola aggredita durante l’intervallo nel cortile della scuola nell’isola di Maiorca.
A cura di A. P.
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Aggredita e brutalmente picchiata fino a costringerla alle cure ospedaliere da un branco di bulli, composto da ragazzi più grandi di lei, mentre era in un posto ritenuto sicuro: la scuola. È il terribile episodio di cui è stata vittima la settimana scorsa una bambina spagnola di 8 anni residente nella provincia di Palma di Maiorca che a causa delle ferite è stata ricoverata in ospedale. Come raccontano i media locali, l'aggressione risale a mercoledì scorso quando la piccola è stata presa di mira dal gruppo durante l'intervallo nel cortile di una scuola pubblica a Son Roca.

La bimba sarebbe stata gettata a terra e immobilizzata da uno degli aggressori che le è saltato sopra mentre gli altri componenti del gruppo l'avrebbero presa a calci. Una violenza che è costata diverse contusioni e fratture alla piccola oltre a ferite al volto alla testa. Fortunatamente però dopo alcuni giorni in ospedale la piccola è stata dimessa e si sta riprendendo, almeno nel fisico. Secondo le autorità scolastiche locali, l'aggressione sarebbe avvenuta a causa di un diverbio sul pallone mentre gli alunni giocavano nel cortile della scuola.

Secondo il ministero dell'Interno spagnolo che si è occupato della vicenda, dietro l'aggressione non ci sarebbero altre molestie quindi il caso non può essere definito tecnicamente come un atto di bullismo ma una semplice aggressione avvenuta per l'assenza di insegnati o altro personale scolastico. Proprio il fatto che al momento dell'intervallo non vi fossero insegnanti o addetti ha fatto scattare la protesta di alcune associazioni locali che, attraverso un raccolta firme, chiedono ora le dimissioni del consiglio d'istituto per la completa disorganizzazione delle attività che poi ha permesso l'aggressione. Le autorità intanto hanno annunciato che i ragazzini coinvolti nell'attacco saranno convocati con i genitori sottolineando però che sono minori e non possono essere imputati.

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