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Piatti, ciotole e tazze ritirati dal mercato, l’annuncio di Ikea: “Rischio rottura e ustioni”

Il gigante del mobile low cost ha ritirato dal mercato e richiamato i piatti, le ciotole e le tazze delle serie Heroisk e Talrika perché “questi articoli potrebbero rompersi e provocare scottature se contengono cibi e bevande caldi”. I consumatori in possesso di questi prodotti possono quindi riportarli al punto vendita Ikea più vicino, dove saranno rimborsati.
A cura di Biagio Chiariello
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Piatti, ciotole tazze Ikea ritirati dal mercato. L’azienda del mobile low cost ha invitato tutti i clienti che hanno acquistato i piatti, le ciotole e le tazze delle serie HEROISK e TALRIKA a non utilizzarli e a riportare i prodotti al negozio più vicino per ricevere il rimborso. Questi articoli potrebbero infatti rompersi e provocare scottature se contengono cibi e bevande calde. La multinazionale svedese nella nota di richiamo sottolinea che “la sicurezza è da sempre una priorità per IKEA. Tutti i nostri prodotti vengono testati e approvati in conformità ai più severi standard e alle leggi vigenti. Ciò nonostante, ci sono stati segnalati dei casi di rottura dei prodotti. Per questo, poiché la sicurezza è da sempre una priorità per Ikea. In via precauzionale, stiamo ritirando dal mercato i piatti, le ciotole e le tazze delle serie HEROISK e TALRIKA". Il comunicato di richiamo è stato pubblicato anche sul sito del Ministero della Salute.

Il colosso dell’arredamento fa sapere che i clienti possono riportare gli articoli oggetto del richiamo in qualsiasi negozio Ikea, dove riceveranno il rimborso. Non è richiesto lo scontrino fiscale. IKEA inoltre si scusa per eventuali disagi provocati. Per ulteriori informazioni contattare il Servizio Clienti al numero verde 800 924646.

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Non si tratta dei primi oggetti Ikea richiamati dal mercato. Lo scorso anno erano state ritirate un milione di cassettiere Kullen a causa del "rischio di ribaltamento e intrappolamento per i bambini"; due mesi prima era toccato ad un bicchiere da viaggio Troligtvis recante la dicitura “Made in India” a non utilizzarlo. Test effettuati di recente infatti indicano che il prodotto potrebbe rilasciare sostanze chimiche in quantità superiori ai limiti legali.

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