Phoebe, malata di leucemia a un anno: si cercano donatori di cellule staminali in Gran Bretagna
Come successo nei mesi scorsi in Italia per il piccolo Alex, anche la Gran Bretagna si è mobilitata per salvare la vita a una bambina malata: si tratta della piccola Phoebe Ashfield, di appena un anno, affetta da una leucemia linfoblastica acuta. La bimba ha bisogno di un donatore di cellule staminali per un trapianto e in 600 lo scorso weekend si sono recati in due centri specializzati nelle West Midlands per effettuare tamponi per la tipizzazione. Qualora si riuscisse a trovare il ‘match' giusto, potrebbe essere la più piccola ricevente di trapianto.
A Phoebe è stata diagnosticata la leucemia quando aveva soli 7 mesi. "E' iniziato come un raffreddore e un'infezione delle vie respiratore a Natale dello scorso anno – spiega la mamma, Emma Wyke – l'ho portata dal medico e le hanno dato gli antibiotici, ma non passava. L'ho portata al Sandwell Hospital e hanno pensato che fosse anemica a causa del pallore. Ma quando hanno esaminato il sangue, e' arrivata la diagnosi. Non sapevo di che tipo fosse fino a quando non ci hanno trasferito al Birmingham Children's Hospital, dove è stata effettuata la diagnosi". La vita dei genitori Emma e Jordan, 26 anni, è stata stravolta: la chemioterapia non ha sortito gli effetti sperati per Phoebe e la sua unica opzione è risultata un trapianto di cellule staminali.
Il match con il padre e la madre però non è stato possibile quindi, in una corsa contro il tempo, i genitori della piccola hanno usato Facebook alla disperata ricerca di donatori. Più di 600 persone hanno risposto, dando alla famiglia una nuova speranza. "E' stato così travolgente – ha dichiarato Emma – che le persone impiegassero del tempo per vedere se erano compatibili con Phoebe. I ringraziamenti non sono abbastanza". Dkms, ente di beneficenza che colloca le persone sul registro delle cellule staminali, ha coordinato l'appello. Mamma Emma e papà Jordan sono ora in attesa di scoprire se grazie a qualcuno dei donatori il trapianto potrà essere effettuato, ma spiegano alla Bbc che "se anche non si salva la vita della bimba, si potrebbe salvare quella di un altro piccolo".